aprile 23 diMichele Serra 0
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Passando agevolmente dentro lo sbrego che la destra di potere e specialmente la Lega hanno aperto, lungo gli anni, nel tessuto democratico del nostro Paese, i neonazisti europei si ritrovano volentieri nei dintorni di Varese (Lombardia, Italia), dove da anni si celebra con molta birra, e liete danze, il compleanno di Hitler, cioè si festeggia (implicitamente o esplicitamente poco importa) lo sterminio di milioni di uomini, donne, bambini. Questo accade sotto lo sguardo preoccupato della Digos, che si presume ne approfitti per raccogliere utili informazioni sui partecipanti al party: che si è svolto, sotto forma di festa privata, in un’area affittata ai nazisti da un circolo culturale vicino alla Lega. Non eguale allarme il raduno hitleriano sembra suscitare tra le autorità locali e regionali. Per ora non sono pervenute reazioni formali – neanche quelle parolette rituali che aiutano, comunque, a sapere che chi deve sapere, sa – da parte del governatore della Lombardia Maroni, né dalle istituzioni politiche di Varese e provincia. Eppure esistono in Italia, così come in tutta Europa, leggi contro l’istigazione all’odio razziale. In provincia di Varese no? Chissà se le vivaci curve ultras locali, almeno per coerenza, hanno mandato agli ospiti con svastica, arrivati da così lontano, un messaggio di benvenuto.
Michele Serra Errante è nato a Roma nel luglio del ’54. Nel ’59 la famiglia si trasferisce a Milano, dove Serra è cresciuto, ha studiato (maturità classica al liceo Manzoni) e ha cominciato a lavorare, nel ’75, come stenografo-dimafonista all’Unità, interrompendo l’università al terzo anno di Lettere Moderne. Prima redattore, poi inviato dell’Unità (per le pagine dello sport e per quelle degli spettacoli), nell’85 comincia a collaborare a Tango di Sergio Staino, dedicandosi alla scrittura satirica. Nell’89, dopo la chiusura di Tango, il direttore Massimo D’Alema gli chiede di progettare e dirigere un secondo inserto satirico e culturale. Nasce Cuore, che per due anni resta all’interno dell’Unità e poi, dal ’91, diventa un settimanale autonomo. Lascia la direzione nel ’94, per festeggiare i suoi quarant’anni e per dedicare più tempo alla scrittura. Attualmente collabora con Repubblica ed Espresso. E’ stato uno degli autori di “Vieni via con me” e, per la quinta edizione, è tra gli autori di Che tempo che fa, trasmissione condotta da Fabio Fazio. Come autore televisivo ha lavorato con Beppe Grillo, Adriano Celentano, Gianni Morandi e Antonio Albanese. Come autore teatrale, ha scritto per Luca De Filippo, Antonio Albanese, Claudio Bisio, Milva e il Teatro Stabile di Genova. Ha scritto diversi libri: un romanzo, due raccolte di poesie, quattro raccolte di articoli e due libri di racconti. Il suoi ultimi libri: Tutti i santi giorni (Feltrinelli, 2006) e Breviario comico. A perpetua memoria (Feltrinelli, 2008)
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