LA REPUBBLICA del 1 febbraio 2012 

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Travolgente successo, in tutti i telegiornali, dell’ondata di freddo che riporta, in pieno inverno, l’inverno. Il gelo è telegenico. Non hanno mai fatto notizia, al contrario, il tepore malato e il clima siccitoso che negli ultimi mesi hanno disseccato il Nord, prosciugando i bacini e le falde. Ogni geologo, ogni agronomo sa benissimo che le conseguenze di una siccità da primato saranno ben più profonde e gravi rispetto a pochi giorni di sottozero. E non c’è contadino, al Nord, che non abbia salutato con sollievo l’arrivo, molto tardivo, della neve e delle perturbazioni.
Paolo Rumiz, pochi giorni fa su questo giornale, è stato tra i pochissimi a raccontare le conseguenze nefaste di questo inverno caldo e secco. Sapeva farlo magistralmente, quando era ancora tra di noi, Mario Rigoni Stern. Il clima e la natura sono diventati argomenti da scrittori. Non più da giornalisti, non più da media. Come se clima e natura fossero stati esclusi dalla nostra vita materiale, e fossero diventati o un vezzo letterario, o una suggestione spirituale. Non sappiamo più capire come è fatta la terra sopra la quale camminiamo e il cielo sotto il quale respiriamo. 

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Michele Serra Errante è nato a Roma nel luglio del ’54. Nel ’59 la famiglia si trasferisce a Milano, dove Serra è cresciuto, ha studiato (maturità classica al liceo Manzoni) e ha cominciato a lavorare, nel ’75, come stenografo-dimafonista all’Unità, interrompendo l’università al terzo anno di Lettere Moderne. Prima redattore, poi inviato dell’Unità (per le pagine dello sport e per quelle degli spettacoli), nell’85 comincia a collaborare a Tango di Sergio Staino, dedicandosi alla scrittura satirica. Nell’89, dopo la chiusura di Tango, il direttore Massimo D’Alema gli chiede di progettare e dirigere un secondo inserto satirico e culturale. Nasce Cuore, che per due anni resta all’interno dell’Unità e poi, dal ’91, diventa un settimanale autonomo. Lascia la direzione nel ’94, per festeggiare i suoi quarant’anni e per dedicare più tempo alla scrittura. Attualmente collabora con Repubblica ed Espresso. E’ stato uno degli autori di “Vieni via con me” e, per la quinta edizione, è tra gli autori di Che tempo che fa, trasmissione condotta da Fabio Fazio. Come autore televisivo ha lavorato con Beppe Grillo, Adriano Celentano, Gianni Morandi e Antonio Albanese. Come autore teatrale, ha scritto per Luca De Filippo, Antonio Albanese, Claudio Bisio, Milva e il Teatro Stabile di Genova. Ha scritto diversi libri: un romanzo, due raccolte di poesie, quattro raccolte di articoli e due libri di racconti. Il suoi ultimi libri: Tutti i santi giorni (Feltrinelli, 2006) e Breviario comico. A perpetua memoria (Feltrinelli, 2008)



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