agosto 6 diMichele Serra 0
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Negli ultimi anni è stato sempre più difficile distinguere tra destra e sinistra. La crisi economica ci sta aiutando a ridefinire almeno il cinquanta per cento della questione. Della sinistra e di ciò che ha in mente capiamo pochino. Della destra, molto di più. Il premier Cameron che si schiera anima e corpo in difesa della City e boccia qualunque proposta di tassare le transazioni finanziarie: è di destra. I repubblicani Usa che tra le cause nefaste della crisi additano la riforma sanitaria di Obama: sono di destra. I deputati italiani del Pdl che imputano ai controlli fiscali il proposito di "denigrare la ricchezza": sono di destra. Gli italiani che trafugano oro e contanti in Svizzera per paura dello Stato (i loro padri e nonni lo fecero, più romanticamente, per paura del comunismo): sono di destra. Il senatore americano Santorum (punta alla Casa Bianca) che considera blasfemo l´evoluzionismo ed è convinto che la Terra sia stata creata poche migliaia di anni fa da Dio: è di destra. La destra sarà anche rozza, anzi lo è spesso. Ma ha il pregio di non vergognarsi di quello che pensa e degli interessi che difende. Per la sinistra, a pensarci bene, la destra è la sola vera bussola rimasta: basta guardarla, basta ascoltarla, e si riacquista un minimo di stima per il fantasma della sinistra.
Michele Serra Errante è nato a Roma nel luglio del ’54. Nel ’59 la famiglia si trasferisce a Milano, dove Serra è cresciuto, ha studiato (maturità classica al liceo Manzoni) e ha cominciato a lavorare, nel ’75, come stenografo-dimafonista all’Unità, interrompendo l’università al terzo anno di Lettere Moderne. Prima redattore, poi inviato dell’Unità (per le pagine dello sport e per quelle degli spettacoli), nell’85 comincia a collaborare a Tango di Sergio Staino, dedicandosi alla scrittura satirica. Nell’89, dopo la chiusura di Tango, il direttore Massimo D’Alema gli chiede di progettare e dirigere un secondo inserto satirico e culturale. Nasce Cuore, che per due anni resta all’interno dell’Unità e poi, dal ’91, diventa un settimanale autonomo. Lascia la direzione nel ’94, per festeggiare i suoi quarant’anni e per dedicare più tempo alla scrittura. Attualmente collabora con Repubblica ed Espresso. E’ stato uno degli autori di “Vieni via con me” e, per la quinta edizione, è tra gli autori di Che tempo che fa, trasmissione condotta da Fabio Fazio. Come autore televisivo ha lavorato con Beppe Grillo, Adriano Celentano, Gianni Morandi e Antonio Albanese. Come autore teatrale, ha scritto per Luca De Filippo, Antonio Albanese, Claudio Bisio, Milva e il Teatro Stabile di Genova. Ha scritto diversi libri: un romanzo, due raccolte di poesie, quattro raccolte di articoli e due libri di racconti. Il suoi ultimi libri: Tutti i santi giorni (Feltrinelli, 2006) e Breviario comico. A perpetua memoria (Feltrinelli, 2008)
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