August 6 by Michele Serra 0
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A Fausto Bertinotti non garba che Nanni Moretti ancora gli rinfacci, quasi quindici anni dopo, di avere fatto cadere il primo governo Prodi (1998). Bertinotti non può negare di avere votato contro quel governo, levandogli la maggioranza; ma fa notare, da irriducibile dialettico, che a succedere a Prodi furono i governi D´Alema e Amato, ed è quanto gli basta a respingere con sdegno l´accusa di avere favorito la destra. Non contento di avere spiegato a Moretti (e a qualche milione di elettori di centrosinistra, compreso il sottoscritto) che far cadere Prodi fu un lungimirante passo per consentire a D´Alema e Amato di afferrare saldamente le redini del Paese, Bertinotti aggiunge un dettaglio così decisivo da lasciarci senza fiato: non solo vinti, ma quasi convinti. La caduta di Prodi – spiega – ha poi permesso a lui personalmente, e a Rifondazione tutta, di «vivere l´esperienza dell´altermondialismo, da Porto Alegre a Genova». Ecco, noi avevamo sempre sottovalutato, tra le varie ricadute positive della cacciata di Prodi, la possibilità di poter finalmente vivere l´esperienza dell´altermondialismo da Porto Alegre a Genova. L´avessimo saputo per tempo, non ci saremmo rimasti così male.
Michele Serra Errante è nato a Roma nel luglio del ’54. Nel ’59 la famiglia si trasferisce a Milano, dove Serra è cresciuto, ha studiato (maturità classica al liceo Manzoni) e ha cominciato a lavorare, nel ’75, come stenografo-dimafonista all’Unità, interrompendo l’università al terzo anno di Lettere Moderne. Prima redattore, poi inviato dell’Unità (per le pagine dello sport e per quelle degli spettacoli), nell’85 comincia a collaborare a Tango di Sergio Staino, dedicandosi alla scrittura satirica. Nell’89, dopo la chiusura di Tango, il direttore Massimo D’Alema gli chiede di progettare e dirigere un secondo inserto satirico e culturale. Nasce Cuore, che per due anni resta all’interno dell’Unità e poi, dal ’91, diventa un settimanale autonomo. Lascia la direzione nel ’94, per festeggiare i suoi quarant’anni e per dedicare più tempo alla scrittura. Attualmente collabora con Repubblica ed Espresso. E’ stato uno degli autori di “Vieni via con me” e, per la quinta edizione, è tra gli autori di Che tempo che fa, trasmissione condotta da Fabio Fazio. Come autore televisivo ha lavorato con Beppe Grillo, Adriano Celentano, Gianni Morandi e Antonio Albanese. Come autore teatrale, ha scritto per Luca De Filippo, Antonio Albanese, Claudio Bisio, Milva e il Teatro Stabile di Genova. Ha scritto diversi libri: un romanzo, due raccolte di poesie, quattro raccolte di articoli e due libri di racconti. Il suoi ultimi libri: Tutti i santi giorni (Feltrinelli, 2006) e Breviario comico. A perpetua memoria (Feltrinelli, 2008)
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