LA REPUBBLICA del 15 dicembre 2012 

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Ragionando in astratto, ma anche in concreto, l’ipotesi di un centrodestra guidato da Monti che sfida un centrosinistra guidato da Bersani è quasi inebriante. Non dimentichiamo che stiamo parlando di un Paese ormai assuefatto a un micidiale mix di volgarità e inettitudine, nel quale più nulla pare riformabile, rimediabile, curabile. La normalità ci è negata da tempo, e la sola idea che a Palazzo Chigi, chiunque vinca le elezioni, ci vada una persona normale, quasi commuove, e ridispone alla serenità come la convalescenza dopo la malattia. In questo quadro non mi è chiaro in base a quale sofisticato calcolo alcuni del Pd hanno accolto di malanimo l’eventualità di una candidatura di Monti. Non aveva forse detto, il saggio Bersani, che il bene del Paese viene prima del bene del partito? Un Monti leader del centrodestra invece del vaneggiante e derelitto Berlusconi, sarebbe o non sarebbe un bene per il Paese? Il fatto che Monti sia un avversario più autorevole e dunque più impegnativo e pericoloso del sedicente Silvio è ovvio. Ma il livello dello scontro elettorale salirebbe di parecchio; e chiunque aspiri a governare non può che desiderare che la politica recuperi decenza e credibilità. 

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Michele Serra Errante è nato a Roma nel luglio del ’54. Nel ’59 la famiglia si trasferisce a Milano, dove Serra è cresciuto, ha studiato (maturità classica al liceo Manzoni) e ha cominciato a lavorare, nel ’75, come stenografo-dimafonista all’Unità, interrompendo l’università al terzo anno di Lettere Moderne. Prima redattore, poi inviato dell’Unità (per le pagine dello sport e per quelle degli spettacoli), nell’85 comincia a collaborare a Tango di Sergio Staino, dedicandosi alla scrittura satirica. Nell’89, dopo la chiusura di Tango, il direttore Massimo D’Alema gli chiede di progettare e dirigere un secondo inserto satirico e culturale. Nasce Cuore, che per due anni resta all’interno dell’Unità e poi, dal ’91, diventa un settimanale autonomo. Lascia la direzione nel ’94, per festeggiare i suoi quarant’anni e per dedicare più tempo alla scrittura. Attualmente collabora con Repubblica ed Espresso. E’ stato uno degli autori di “Vieni via con me” e, per la quinta edizione, è tra gli autori di Che tempo che fa, trasmissione condotta da Fabio Fazio. Come autore televisivo ha lavorato con Beppe Grillo, Adriano Celentano, Gianni Morandi e Antonio Albanese. Come autore teatrale, ha scritto per Luca De Filippo, Antonio Albanese, Claudio Bisio, Milva e il Teatro Stabile di Genova. Ha scritto diversi libri: un romanzo, due raccolte di poesie, quattro raccolte di articoli e due libri di racconti. Il suoi ultimi libri: Tutti i santi giorni (Feltrinelli, 2006) e Breviario comico. A perpetua memoria (Feltrinelli, 2008)



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