agosto 6 diMichele Serra 0
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Nella città italiana che, insieme a Roma, ha pagato il prezzo più alto all´odio politico degli anni Settanta, il tentativo di riesumarlo si è ritorto contro i suoi tardivi artefici. La carta di "Pisapia amico dei terroristi", sventolata dai due più importanti giornali di destra italiani (entrambi milanesi), ha contato come il due di picche. La "moderata" Moratti, che l´ha goffamente impugnata per esorcizzare il suo rivale, sa chi deve ringraziare per il suo tonfo. Di qui al ballottaggio, è lecito attendersi ogni bassezza. Si moltiplicheranno gli attacchi personali a Pisapia, alla sua storia politica, ai suoi familiari. È stata esemplare, fin qui, la sua saldezza di nervi, nonché una signorilità che, lei sì, ha certamente contribuito ad accreditare di un profilo davvero "moderato" un candidato che veniva da Rifondazione. Sarà certamente felice anche Massimo D´Alema, che ha sempre sostenuto che non basta vincere le primarie, conta vincere le secondarie. A Pisapia le primarie sono servite per "scaldare" il suo elettorato e compattarlo (anche grazie alla lealtà del rivale sconfitto, Stefano Boeri). Non così è andata a Napoli, dove il Pd paga il prezzo di primarie obbrobriose, finte e manipolate, e giustamente arranca. Aiuta e conforta riscoprire che in politica ciascuno è responsabile del proprio destino. E che nella vittoria e nella sconfitta pesa, e molto, ciò che si dice, ciò che si fa, ciò che si è.
Michele Serra Errante è nato a Roma nel luglio del ’54. Nel ’59 la famiglia si trasferisce a Milano, dove Serra è cresciuto, ha studiato (maturità classica al liceo Manzoni) e ha cominciato a lavorare, nel ’75, come stenografo-dimafonista all’Unità, interrompendo l’università al terzo anno di Lettere Moderne. Prima redattore, poi inviato dell’Unità (per le pagine dello sport e per quelle degli spettacoli), nell’85 comincia a collaborare a Tango di Sergio Staino, dedicandosi alla scrittura satirica. Nell’89, dopo la chiusura di Tango, il direttore Massimo D’Alema gli chiede di progettare e dirigere un secondo inserto satirico e culturale. Nasce Cuore, che per due anni resta all’interno dell’Unità e poi, dal ’91, diventa un settimanale autonomo. Lascia la direzione nel ’94, per festeggiare i suoi quarant’anni e per dedicare più tempo alla scrittura. Attualmente collabora con Repubblica ed Espresso. E’ stato uno degli autori di “Vieni via con me” e, per la quinta edizione, è tra gli autori di Che tempo che fa, trasmissione condotta da Fabio Fazio. Come autore televisivo ha lavorato con Beppe Grillo, Adriano Celentano, Gianni Morandi e Antonio Albanese. Come autore teatrale, ha scritto per Luca De Filippo, Antonio Albanese, Claudio Bisio, Milva e il Teatro Stabile di Genova. Ha scritto diversi libri: un romanzo, due raccolte di poesie, quattro raccolte di articoli e due libri di racconti. Il suoi ultimi libri: Tutti i santi giorni (Feltrinelli, 2006) e Breviario comico. A perpetua memoria (Feltrinelli, 2008)
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