agosto 6 diMichele Serra 0
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Da un gruppo politico che fa le pulci all’universo mondo («è ora di resocontare anche le caramelle»), non ci si aspetterebbe l’ostinata contraffazione numerica che ancora ieri la capogruppo, signora Lombardi, ha ribadito dopo il colloquio al Quirinale: chiediamo l’incarico perché abbiamo avuto più voti degli altri. Con affabilità non formale, e pur sapendo che non è questo il punto determinante nell’attuale sconquasso politico, ripetiamo anche noi: Pd 8.932.523 voti, M5S 8.784.499 (alla Camera; al Senato il distacco è di quasi un milione e mezzo di voti in favore del Pd). Dati definitivi del Viminale, comprensivi del voto degli italiani all’estero. Davvero non si capisce per quale puerile impuntatura un movimento nato per rivoluzionare la politica e sbugiardare l’ipocrisia dei partiti sia così affezionato a un dato sbagliato. Ben altre sarebbero le ragioni per le quali Grillo può chiedere che l’incarico sia dato ai suoi: sono una novità politica dirompente, pur non essendo il loro simbolo il più votato. Dubitiamo, però, che questo rilievo (ormai reiterato su parecchi media e sul web) sia accolto dai portavoce delle Cinque Stelle: nello stato d’animo entusiasta tipico dei movimenti nascenti, la realtà è spesso di puro impiccio.
Michele Serra Errante è nato a Roma nel luglio del ’54. Nel ’59 la famiglia si trasferisce a Milano, dove Serra è cresciuto, ha studiato (maturità classica al liceo Manzoni) e ha cominciato a lavorare, nel ’75, come stenografo-dimafonista all’Unità, interrompendo l’università al terzo anno di Lettere Moderne. Prima redattore, poi inviato dell’Unità (per le pagine dello sport e per quelle degli spettacoli), nell’85 comincia a collaborare a Tango di Sergio Staino, dedicandosi alla scrittura satirica. Nell’89, dopo la chiusura di Tango, il direttore Massimo D’Alema gli chiede di progettare e dirigere un secondo inserto satirico e culturale. Nasce Cuore, che per due anni resta all’interno dell’Unità e poi, dal ’91, diventa un settimanale autonomo. Lascia la direzione nel ’94, per festeggiare i suoi quarant’anni e per dedicare più tempo alla scrittura. Attualmente collabora con Repubblica ed Espresso. E’ stato uno degli autori di “Vieni via con me” e, per la quinta edizione, è tra gli autori di Che tempo che fa, trasmissione condotta da Fabio Fazio. Come autore televisivo ha lavorato con Beppe Grillo, Adriano Celentano, Gianni Morandi e Antonio Albanese. Come autore teatrale, ha scritto per Luca De Filippo, Antonio Albanese, Claudio Bisio, Milva e il Teatro Stabile di Genova. Ha scritto diversi libri: un romanzo, due raccolte di poesie, quattro raccolte di articoli e due libri di racconti. Il suoi ultimi libri: Tutti i santi giorni (Feltrinelli, 2006) e Breviario comico. A perpetua memoria (Feltrinelli, 2008)
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