LA REPUBBLICA del 22 settembre 2012 

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Le tifoserie ultras sono entrate a fare parte quasi istituzionalmente della gestione del calcio italiano. Impartiscono punizioni (vedi il giustamente celebre sequestro delle maglie dei giocatori del Genoa), orientano le campagne acquisti (alcune tifoserie non gradiscono giocatori “negri”) e ieri, a Milanello, una loro delegazione è stata ufficialmente ricevuta dallo staff tecnico della squadra di proprietà dell’uomo più ricco d’Italia per discutere “come uscire dalla crisi”. Una lettura (molto) ottimista potrebbe far pensare a una pagina particolarmente intensa delle insorgenze anti-casta, con il popolo che intende fare piazza pulita e sbrigare in proprio l’esercizio del potere. Si devono però onorare le drastiche regole di salute pubblica invocate dalle piazze in rivolta. Per esempio, ci sono capi-curva ormai incanutiti e con le tonsille logore, avendo cominciato a urlare “siete delle merde” alla curva opposta quando governava Andreotti. Non va bene. Due mandati al massimo, dunque due campionati, poi si lascia il posto a energumeni più giovani. E poi, ovviamente: i rappresentanti del popolo devono essere incensurati! Misura che, da sola, basterebbe a dimezzare il numero dei capi ultras e dunque a ridurre di molto le spese di trasferta. 

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Michele Serra Errante è nato a Roma nel luglio del ’54. Nel ’59 la famiglia si trasferisce a Milano, dove Serra è cresciuto, ha studiato (maturità classica al liceo Manzoni) e ha cominciato a lavorare, nel ’75, come stenografo-dimafonista all’Unità, interrompendo l’università al terzo anno di Lettere Moderne. Prima redattore, poi inviato dell’Unità (per le pagine dello sport e per quelle degli spettacoli), nell’85 comincia a collaborare a Tango di Sergio Staino, dedicandosi alla scrittura satirica. Nell’89, dopo la chiusura di Tango, il direttore Massimo D’Alema gli chiede di progettare e dirigere un secondo inserto satirico e culturale. Nasce Cuore, che per due anni resta all’interno dell’Unità e poi, dal ’91, diventa un settimanale autonomo. Lascia la direzione nel ’94, per festeggiare i suoi quarant’anni e per dedicare più tempo alla scrittura. Attualmente collabora con Repubblica ed Espresso. E’ stato uno degli autori di “Vieni via con me” e, per la quinta edizione, è tra gli autori di Che tempo che fa, trasmissione condotta da Fabio Fazio. Come autore televisivo ha lavorato con Beppe Grillo, Adriano Celentano, Gianni Morandi e Antonio Albanese. Come autore teatrale, ha scritto per Luca De Filippo, Antonio Albanese, Claudio Bisio, Milva e il Teatro Stabile di Genova. Ha scritto diversi libri: un romanzo, due raccolte di poesie, quattro raccolte di articoli e due libri di racconti. Il suoi ultimi libri: Tutti i santi giorni (Feltrinelli, 2006) e Breviario comico. A perpetua memoria (Feltrinelli, 2008)



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