agosto 6 diMichele Serra 0
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Grandi risate, ieri mattina in edicola, vedendo il titolone del Giornale che replica così allo Spiegel: "Noi abbiamo Schettino, voi avete Auschwitz". Con il mio amico P, entusiasti di poter cominciare la giornata con un fuori programma così ameno, abbiamo divorato (a scrocco) l´editoriale di Sallusti contro i maledetti crucchi. Mancavano cenni all´evidente sovrappeso delle tedesche, alla dieta di soli wurstel e krauti, alla pessima qualità cromatica delle loro giacche. Il resto c´era tutto, e finalmente il giorno della memoria poteva uscire dal chiuso delle commemorazioni compunte, e faceva il suo ingresso trionfale nei bar con biliardo. Il mio amico P ed io ci auguriamo che il gemellaggio Spiegel-Giornale possa tracciare un solco e indicare una strada, così da vivificare le rassegne stampa del mattino. Senza voler rubare il mestiere a Sallusti, vorremmo ricordagli che la materia da trattare è davvero tanta: se i tedeschi sono tutti nazisti, i francesi sono boriosi e parlano col pernacchio, gli slavi violenti e alcolizzati, gli inglesi hanno la bocca a culo di gallina, i belgi sono pedofili, gli scozzesi avari, i polacchi bigotti, gli arabi urlano mulinando la scimitarra, i cinesi mangiano i cani e i vicentini mangiano i gatti. Le bolognesi la danno facile.
Michele Serra Errante è nato a Roma nel luglio del ’54. Nel ’59 la famiglia si trasferisce a Milano, dove Serra è cresciuto, ha studiato (maturità classica al liceo Manzoni) e ha cominciato a lavorare, nel ’75, come stenografo-dimafonista all’Unità, interrompendo l’università al terzo anno di Lettere Moderne. Prima redattore, poi inviato dell’Unità (per le pagine dello sport e per quelle degli spettacoli), nell’85 comincia a collaborare a Tango di Sergio Staino, dedicandosi alla scrittura satirica. Nell’89, dopo la chiusura di Tango, il direttore Massimo D’Alema gli chiede di progettare e dirigere un secondo inserto satirico e culturale. Nasce Cuore, che per due anni resta all’interno dell’Unità e poi, dal ’91, diventa un settimanale autonomo. Lascia la direzione nel ’94, per festeggiare i suoi quarant’anni e per dedicare più tempo alla scrittura. Attualmente collabora con Repubblica ed Espresso. E’ stato uno degli autori di “Vieni via con me” e, per la quinta edizione, è tra gli autori di Che tempo che fa, trasmissione condotta da Fabio Fazio. Come autore televisivo ha lavorato con Beppe Grillo, Adriano Celentano, Gianni Morandi e Antonio Albanese. Come autore teatrale, ha scritto per Luca De Filippo, Antonio Albanese, Claudio Bisio, Milva e il Teatro Stabile di Genova. Ha scritto diversi libri: un romanzo, due raccolte di poesie, quattro raccolte di articoli e due libri di racconti. Il suoi ultimi libri: Tutti i santi giorni (Feltrinelli, 2006) e Breviario comico. A perpetua memoria (Feltrinelli, 2008)
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