agosto 6 diMichele Serra 0
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Se io ti picchio o ti uccido perché tu sei omosessuale, la legge italiana mi condannerà per averti picchiato o ucciso. Ma il movente del reato, ovvero ciò che ha fatto di me un carnefice e di te una vittima, non potrà avere alcun rilievo processuale: il Parlamento italiano ha deciso che accettare l´omofobia tra le aggravanti penali sarebbe "anticostituzionale", perché introdurrebbe un discrimine in favore dei cittadini omosessuali… A ciascuno stabilire se questo voto sia più ridicolo o più osceno. Fingendo di combattere un discrimine giuridico ritenuto omofilo, nega l´esistenza del solo pesante discrimine in opera, che è quello omofobo. Di aggressioni contro eterosessuali al grido di "sporco etero" non si ha infatti notizia, non essendo la cosiddetta "normalità" oggetto di odio o di intolleranza. Mentre di violenze omofobe, al grido di "lurido frocio", che è al tempo stesso un´offesa e una rivendicazione, sono piene le cronache italiane (specialmente romane), ed è in virtù di questa dolorosa e inaccettabile realtà, non certo di astrazioni da leguleio, che si discuteva in Parlamento una legge contro l´omofobia. Questa legge non è passata, e il governo più eterogeneo e diviso del secolo ha ritrovato tutta la sua sicumera per negare compattamente agli omosessuali il diritto di avere un´identità perfino quando per quella identità vengono uccisi.
Michele Serra Errante è nato a Roma nel luglio del ’54. Nel ’59 la famiglia si trasferisce a Milano, dove Serra è cresciuto, ha studiato (maturità classica al liceo Manzoni) e ha cominciato a lavorare, nel ’75, come stenografo-dimafonista all’Unità, interrompendo l’università al terzo anno di Lettere Moderne. Prima redattore, poi inviato dell’Unità (per le pagine dello sport e per quelle degli spettacoli), nell’85 comincia a collaborare a Tango di Sergio Staino, dedicandosi alla scrittura satirica. Nell’89, dopo la chiusura di Tango, il direttore Massimo D’Alema gli chiede di progettare e dirigere un secondo inserto satirico e culturale. Nasce Cuore, che per due anni resta all’interno dell’Unità e poi, dal ’91, diventa un settimanale autonomo. Lascia la direzione nel ’94, per festeggiare i suoi quarant’anni e per dedicare più tempo alla scrittura. Attualmente collabora con Repubblica ed Espresso. E’ stato uno degli autori di “Vieni via con me” e, per la quinta edizione, è tra gli autori di Che tempo che fa, trasmissione condotta da Fabio Fazio. Come autore televisivo ha lavorato con Beppe Grillo, Adriano Celentano, Gianni Morandi e Antonio Albanese. Come autore teatrale, ha scritto per Luca De Filippo, Antonio Albanese, Claudio Bisio, Milva e il Teatro Stabile di Genova. Ha scritto diversi libri: un romanzo, due raccolte di poesie, quattro raccolte di articoli e due libri di racconti. Il suoi ultimi libri: Tutti i santi giorni (Feltrinelli, 2006) e Breviario comico. A perpetua memoria (Feltrinelli, 2008)
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