agosto 6 diMichele Serra 0
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Pure se agghiacciante nelle intenzioni e disgustoso nei toni, l’ attacco del Giornale di Berlusconi a Ilda Boccassini è puramente, classicamente comico. Il principale capo d’ accusa è che Boccassini sarebbe stata vista nel 1982 (trent’ anni fa) mentre baciava «un giornalista di sinistra», per giunta in un’ area non lontana da Palazzo di Giustizia: almeno si fossero baciati mentre erano in gita sui laghi, gli svergognati. Tecnicamente parlando, si tratta della perfetta parodia di una campagna di stampa. Se questo è il massimo sforzo che la famosa macchina del fango è in grado di produrre, Berlusconi farebbe bene a richiamare immediatamente Feltri, che se c’ era da infamare qualcuno almeno lo infamava ben bene, come ha fatto col povero Boffo. Vero è che il clima è talmente infuocato e le urla così alte che tutto pare indistinto, arruffato, uguale: come dice Saviano proprio questo è l’ obbiettivo, far credere che tutti si sia ugualmente sozzi, loschi e compromessi. Ma perfino in questo saloon, e nel pieno della sparatoria, dovrebbe valere un minimo sindacale anche per i colpi bassi. Se anche l’ odio politico, la calunnia, la bava alla bocca sono di serie b, che cosa ci resta, di serie a, in questo povero paese?
Michele Serra Errante è nato a Roma nel luglio del ’54. Nel ’59 la famiglia si trasferisce a Milano, dove Serra è cresciuto, ha studiato (maturità classica al liceo Manzoni) e ha cominciato a lavorare, nel ’75, come stenografo-dimafonista all’Unità, interrompendo l’università al terzo anno di Lettere Moderne. Prima redattore, poi inviato dell’Unità (per le pagine dello sport e per quelle degli spettacoli), nell’85 comincia a collaborare a Tango di Sergio Staino, dedicandosi alla scrittura satirica. Nell’89, dopo la chiusura di Tango, il direttore Massimo D’Alema gli chiede di progettare e dirigere un secondo inserto satirico e culturale. Nasce Cuore, che per due anni resta all’interno dell’Unità e poi, dal ’91, diventa un settimanale autonomo. Lascia la direzione nel ’94, per festeggiare i suoi quarant’anni e per dedicare più tempo alla scrittura. Attualmente collabora con Repubblica ed Espresso. E’ stato uno degli autori di “Vieni via con me” e, per la quinta edizione, è tra gli autori di Che tempo che fa, trasmissione condotta da Fabio Fazio. Come autore televisivo ha lavorato con Beppe Grillo, Adriano Celentano, Gianni Morandi e Antonio Albanese. Come autore teatrale, ha scritto per Luca De Filippo, Antonio Albanese, Claudio Bisio, Milva e il Teatro Stabile di Genova. Ha scritto diversi libri: un romanzo, due raccolte di poesie, quattro raccolte di articoli e due libri di racconti. Il suoi ultimi libri: Tutti i santi giorni (Feltrinelli, 2006) e Breviario comico. A perpetua memoria (Feltrinelli, 2008)
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