agosto 6 diMichele Serra 0
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Tra le varie incredibili cose che si leggono sulla Lega, la più incredibile è che l’ultimo congresso federale di quel partito è del 2002. Dieci anni fa! Un partito che non affida le proprie sorti ai congressi, cioè al dibattito e alla verifica politica tra dirigenti e delegati, non è un partito democratico. Può anche essere un partito “di popolo”. Ma se il capo e il suo entourage esercitano il potere, per molti anni, in totale autonomia, senza doverne rendere conto a nessuno, la democrazia è solo un remoto fantasma. Nella discussione sulla riforma (urgentissima) dei partiti, non basta parlare solo del loro finanziamento. Bisogna parlare anche del loro funzionamento. La comunità nazionale non ha alcun interesse a dare quattrini a partiti che non garantiscano democrazia interna e (dunque) trasparenza. La scadenza dei congressi dovrebbe essere stabilita per legge, così come accade per le assemblee degli azionisti e per i Consigli di amministrazione. Dove girano soldi, specialmente soldi pubblici, devono esserci regole chiare. I porci comodi dei Bossi e dei loro amici sarebbero stati meno comodi se la Lega avesse funzionato come un partito democratico e non come una consorteria di avventurieri.
Michele Serra Errante è nato a Roma nel luglio del ’54. Nel ’59 la famiglia si trasferisce a Milano, dove Serra è cresciuto, ha studiato (maturità classica al liceo Manzoni) e ha cominciato a lavorare, nel ’75, come stenografo-dimafonista all’Unità, interrompendo l’università al terzo anno di Lettere Moderne. Prima redattore, poi inviato dell’Unità (per le pagine dello sport e per quelle degli spettacoli), nell’85 comincia a collaborare a Tango di Sergio Staino, dedicandosi alla scrittura satirica. Nell’89, dopo la chiusura di Tango, il direttore Massimo D’Alema gli chiede di progettare e dirigere un secondo inserto satirico e culturale. Nasce Cuore, che per due anni resta all’interno dell’Unità e poi, dal ’91, diventa un settimanale autonomo. Lascia la direzione nel ’94, per festeggiare i suoi quarant’anni e per dedicare più tempo alla scrittura. Attualmente collabora con Repubblica ed Espresso. E’ stato uno degli autori di “Vieni via con me” e, per la quinta edizione, è tra gli autori di Che tempo che fa, trasmissione condotta da Fabio Fazio. Come autore televisivo ha lavorato con Beppe Grillo, Adriano Celentano, Gianni Morandi e Antonio Albanese. Come autore teatrale, ha scritto per Luca De Filippo, Antonio Albanese, Claudio Bisio, Milva e il Teatro Stabile di Genova. Ha scritto diversi libri: un romanzo, due raccolte di poesie, quattro raccolte di articoli e due libri di racconti. Il suoi ultimi libri: Tutti i santi giorni (Feltrinelli, 2006) e Breviario comico. A perpetua memoria (Feltrinelli, 2008)
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