LA REPUBBLICA del 6 ottobre 2011 

  di   0   0
Con il meraviglioso titolo di prima pagina "Silvio come Amanda", ieri il quotidiano Libero, non so quanto consapevolmente, ha chiuso definitivamente un cerchio. Dentro quel cerchio la politica è ingoiata, tutta intera, da una rappresentazione popolare insieme puerile e buffa, e la realtà è appena il remoto pretesto per fornire un canovaccio ai pupazzi che hanno sostituito le persone. "Silvio" e "Amanda", qualora fossero davvero il signor Silvio Berlusconi e la signorina Amanda Knox, ovviamente c´entrano niente l´uno con l´altra. Ma essendo diventati due giocattoli mediatici, Silvio e Amanda possono ben incrociare i loro destini sullo stesso scaffale, come il soldatino di piombo e la ballerina del carillon. Qualcuno cominciò, anni fa, a chiamarli tutti, buoni e cattivi, per nome o per nomignolo (Silvio, Amanda, Sarkò, Carlà, Olindo, Rosa, forse il prototipo fu Gorby). In sintonia perfetta con il processo di trasformazione dei cittadini in consumatori, degli adulti in bambini, dell´opinione pubblica in pubblico con poche opinioni, ma in perenne fibrillazione emotiva. Tutti quei pupazzi, come nei veri giochi infantili, sono lì apposta per essere vezzeggiati oppure fatti a pezzi, coccolati o dimenticati in fondo a un baule. Per sapere la fine di "Silvio" è inutile cianciare di piazza Loreto, bisognerebbe rivedere Toy Story. 

Post Recenti

LA REPUBBLICA del 17 luglio 2013

Healing-Racism-LargeL’intervista di Repubblica tivù a Giulia Kyenge, figlia diciassettenne del ministro Cécile, è la risposta più festosa e più vitale che il razzismo possa ricevere. (L’unico rischio è che l’intelligenza e la fresca bellezza di Giulia possano aumentare quel complesso di inferiorità, esplicito o inconscio, che è la vera molla del razzismo). Giulia è sicura […]

Leggi l'articolo →

LA REPUBBLICA del 18 aprile 2013 

1bdc08f4dc1355206e58ec2880c77498765507112502b7f39711f1deSi dice, da anni, che la sinistra italiana non è più in grado di captare gli umori del paese. Ora sappiamo che non è più in grado di captare neanche gli umori della sua gente: quella che alla sinistra vuole bene, che dentro la sinistra vive, che nella sinistra ancora spera. Eventuali primarie tra Marini […]

Leggi l'articolo →

LA REPUBBLICA del 3 aprile 2013

emma_bonino_01Approfitto della confusione generale, e della rassicurante irrilevanza della mia opinione, per fare i miei nomi per il Quirinale. Barbara Spinelli o Emma Bonino, donne di grande intelligenza e totale indipendenza politica (a Bonino si perdonerà facilmente, nel nome del superiore interesse del Paese, l’ostinata fedeltà a Marco Pannella e alle sue stramberie; a Spinelli […]

Leggi l'articolo →

LA REPUBBLICA del 2 aprile 2013

giorgio-napolitano-commissione-dei-saggiDire che la situazione politica è oscura è dire poco. Anche i più esperti meccanici istituzionali stanno consultando il libretto di istruzioni nella speranza di ridare regolarità a un motore che fa rumori stranissimi, e sempre più fiochi. Se la curiosa trovata dei “dieci saggi” è stata accolta solo da un borbottio poco convinto e […]

Leggi l'articolo →

Autore

Michele Serra Errante è nato a Roma nel luglio del ’54. Nel ’59 la famiglia si trasferisce a Milano, dove Serra è cresciuto, ha studiato (maturità classica al liceo Manzoni) e ha cominciato a lavorare, nel ’75, come stenografo-dimafonista all’Unità, interrompendo l’università al terzo anno di Lettere Moderne. Prima redattore, poi inviato dell’Unità (per le pagine dello sport e per quelle degli spettacoli), nell’85 comincia a collaborare a Tango di Sergio Staino, dedicandosi alla scrittura satirica. Nell’89, dopo la chiusura di Tango, il direttore Massimo D’Alema gli chiede di progettare e dirigere un secondo inserto satirico e culturale. Nasce Cuore, che per due anni resta all’interno dell’Unità e poi, dal ’91, diventa un settimanale autonomo. Lascia la direzione nel ’94, per festeggiare i suoi quarant’anni e per dedicare più tempo alla scrittura. Attualmente collabora con Repubblica ed Espresso. E’ stato uno degli autori di “Vieni via con me” e, per la quinta edizione, è tra gli autori di Che tempo che fa, trasmissione condotta da Fabio Fazio. Come autore televisivo ha lavorato con Beppe Grillo, Adriano Celentano, Gianni Morandi e Antonio Albanese. Come autore teatrale, ha scritto per Luca De Filippo, Antonio Albanese, Claudio Bisio, Milva e il Teatro Stabile di Genova. Ha scritto diversi libri: un romanzo, due raccolte di poesie, quattro raccolte di articoli e due libri di racconti. Il suoi ultimi libri: Tutti i santi giorni (Feltrinelli, 2006) e Breviario comico. A perpetua memoria (Feltrinelli, 2008)



Filtra i post per

thoughts on this post

Torna all'inizio