LA REPUBBLICA del 7 marzo 2012 

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I commenti di molti dirigenti del Pd alle primarie di Palermo sono in qualche caso meschini, e in tutti i casi divaganti. Meschini: perché la sconfitta della Borsellino è usata per la propria parrocchia, con i centristi che ricusano l´alleanza con Vendola e la sinistra che accusa i centristi di avere remato contro. Divaganti: perché nonostante le mazzate prese per ogni dove dal "candidato del Pd", nel Pd ancora non si è capito che l´errore madornale (lo spiegava bene ieri, su questo giornale, Giancarlo Bosetti) è proprio proporre un "candidato del Pd". Le primarie, per loro natura, non prevedono investiture preventive. Si fanno apposta per far scegliere ai propri elettori, in una rosa piuttosto varia, chi sarà il candidato, in questo caso alla poltrona di sindaco. Perdere le primarie è dunque impossibile, e lo è strutturalmente: perché "il candidato del Pd", molto banalmente, è quello che vince tra i vari concorrenti. Come accade negli Usa per le primarie democratiche e repubblicane. Se capisse questa ovvietà (che lo espone a "scalate" di outsiders, ma lo qualifica come un partito aperto e vivo) il Pd vincerebbe tutte le primarie di qui al Tremila. E si libererebbe delle residue incrostazioni da Politburo che lo rendono poco lucido e a tratti – non saprei dirlo diversamente – incredibilmente tonto. 

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Michele Serra Errante è nato a Roma nel luglio del ’54. Nel ’59 la famiglia si trasferisce a Milano, dove Serra è cresciuto, ha studiato (maturità classica al liceo Manzoni) e ha cominciato a lavorare, nel ’75, come stenografo-dimafonista all’Unità, interrompendo l’università al terzo anno di Lettere Moderne. Prima redattore, poi inviato dell’Unità (per le pagine dello sport e per quelle degli spettacoli), nell’85 comincia a collaborare a Tango di Sergio Staino, dedicandosi alla scrittura satirica. Nell’89, dopo la chiusura di Tango, il direttore Massimo D’Alema gli chiede di progettare e dirigere un secondo inserto satirico e culturale. Nasce Cuore, che per due anni resta all’interno dell’Unità e poi, dal ’91, diventa un settimanale autonomo. Lascia la direzione nel ’94, per festeggiare i suoi quarant’anni e per dedicare più tempo alla scrittura. Attualmente collabora con Repubblica ed Espresso. E’ stato uno degli autori di “Vieni via con me” e, per la quinta edizione, è tra gli autori di Che tempo che fa, trasmissione condotta da Fabio Fazio. Come autore televisivo ha lavorato con Beppe Grillo, Adriano Celentano, Gianni Morandi e Antonio Albanese. Come autore teatrale, ha scritto per Luca De Filippo, Antonio Albanese, Claudio Bisio, Milva e il Teatro Stabile di Genova. Ha scritto diversi libri: un romanzo, due raccolte di poesie, quattro raccolte di articoli e due libri di racconti. Il suoi ultimi libri: Tutti i santi giorni (Feltrinelli, 2006) e Breviario comico. A perpetua memoria (Feltrinelli, 2008)



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