Il capo della RAO, la società di collecting russa omologa alla SIAE, è stato arrestato per sospetta frode. Sergei Fedotov è accusato di avere utilizzato parte delle royalties raccolte dalla RAO per acquistare proprietà poi trasferite a terzi. Per quanto la RAO sostenesse che l’indagine alla quale era da tempo sottoposta non avesse rilevato irregolarità nelle transazioni sotto accusa (per un valore intorno ai 500 milioni di rubli, pari a circa 25 milioni di euro), risulta che l’arresto di Fedotov sia avvenuto lo scorso lunedì dopo la perquisizione del suo ufficio e della sua abitazione.
La RAO era assurta alle cronache dell’industria la scorsa estate, quando sembrava imminente la sua fusione con la federazione dei discografici russa, la VOIS, e con la società di riscossione RSP: il progetto di creazione di una super-struttura nazonale per la gestione dei diritti era poi fallito lo scorso autunno.