Pochi ricordano quando luce e gas non arrivavano in tutte le case e per certi viaggi l’alta velocità era solo un sogno. Le grandi opere non sono un mostro ma un’opportunità che ci ha cambiato la vita. Promemoria antideclinista per tornare ad avere fiducia nello stato e nel futuro.
C’era una volta un luogo dove le persone (una buona fetta della popolazione) non si fidava delle grandi opere e preferiva al contrario quelle piccole, anonime, soprattutto di fattura artigianale. C’erano delle ragioni precise che allontanavano le persone dalle grandi opere e le avvicinavano a quelle piccole. Fatto sta che sia le grandi sia le piccole opere erano viziate da una profonda sfiducia verso lo stato. Dunque, nello stesso tempo il singolo individuo, proprio perché non si fidava dello stato…
[Il Foglio]