agosto 6 diMichele Serra 0
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Un manipolo di italiani residenti in Finlandia sta organizzando un sit-in di protesta in occasione dell´arrivo di Berlusconi a Helsinki. Più che a una qualche forma di agitazione politica, la micro-mobilitazione fa pensare a un´impellente quanto basica necessità di autodifesa. Non c´è italiano in trasferta che non patisca l´asfissiante compatimento e la sistematica derisione degli altri europei. La domanda fissa che ci rivolgono è: «Come avete potuto ridurvi così? Come è stato possibile? ». Giornali e siti stranieri grondano ilarità e disprezzo per una leadership che, ai loro occhi, non è più neanche improponibile: è inverosimile. Non riescono a farsene una ragione, se non alludendo a una sorta di minorità civile e culturale del nostro povero Paese. Un amico appena rientrato dalla Germania mi ha detto, affranto, che la raffica di domande irridenti su Berlusconi era tale da averlo quasi indotto a dare risposte irritate, ai limiti della maleducazione. Il sit-in finlandese, in questo quadro, serve a evitare la penosa incombenza di dover rispondere a quello stillicidio insopportabile di domande beffarde. I partecipanti non manifesteranno contro Berlusconi, ma per se stessi: sperano che i finlandesi, vedendoli, capiscano che non è a loro che devono chiedere conto della nostra ridicola tragedia.
Michele Serra Errante è nato a Roma nel luglio del ’54. Nel ’59 la famiglia si trasferisce a Milano, dove Serra è cresciuto, ha studiato (maturità classica al liceo Manzoni) e ha cominciato a lavorare, nel ’75, come stenografo-dimafonista all’Unità, interrompendo l’università al terzo anno di Lettere Moderne. Prima redattore, poi inviato dell’Unità (per le pagine dello sport e per quelle degli spettacoli), nell’85 comincia a collaborare a Tango di Sergio Staino, dedicandosi alla scrittura satirica. Nell’89, dopo la chiusura di Tango, il direttore Massimo D’Alema gli chiede di progettare e dirigere un secondo inserto satirico e culturale. Nasce Cuore, che per due anni resta all’interno dell’Unità e poi, dal ’91, diventa un settimanale autonomo. Lascia la direzione nel ’94, per festeggiare i suoi quarant’anni e per dedicare più tempo alla scrittura. Attualmente collabora con Repubblica ed Espresso. E’ stato uno degli autori di “Vieni via con me” e, per la quinta edizione, è tra gli autori di Che tempo che fa, trasmissione condotta da Fabio Fazio. Come autore televisivo ha lavorato con Beppe Grillo, Adriano Celentano, Gianni Morandi e Antonio Albanese. Come autore teatrale, ha scritto per Luca De Filippo, Antonio Albanese, Claudio Bisio, Milva e il Teatro Stabile di Genova. Ha scritto diversi libri: un romanzo, due raccolte di poesie, quattro raccolte di articoli e due libri di racconti. Il suoi ultimi libri: Tutti i santi giorni (Feltrinelli, 2006) e Breviario comico. A perpetua memoria (Feltrinelli, 2008)
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