agosto 6 diMichele Serra 0
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Non tutti i party dell´amico Putin rappresentano, per l´amico Silvio, un obbligo istituzionale. È dunque per puro spirito di abnegazione che il nostro premier non ne diserta uno. Ieri è volato a Mosca per la festa di compleanno del collega oligarca, e non c´è impedimento che regga: guerra mondiale, invasione marziana, meteorite in arrivo su Roma, a fare quattro salti da Putin si va sempre e comunque. Su quella linea aerea l´amico Silvio ha trascorso buona parte dei suoi numerosi mandati di governo, con qualche deviazione bielorussa e altre rapide visite a tirannidi minori ma molto pittoresche, con affari proficui da concludere sdraiati su pelli d´orso, mentre danzatrici circasse (tiro a indovinare) intrecciano vorticose coreografie. Insieme a tante altre cose, la passione orientalista di questo liberale da barzelletta è diventata un dato di fatto incontestabile: e difatti incontestato. Ci siamo abituati a considerare naturale, anzi ovvio, che Berlusconi faccia rotta quasi sempre verso Est, laddove sorge il sole e partono i gasdotti, e stringa fantastiche partnership con satrapi e dittatori assortiti. Manca – per adesso – un condottiero a cavallo, ma chissà che entro la fine della legislatura non entri in scena anche lui.
Michele Serra Errante è nato a Roma nel luglio del ’54. Nel ’59 la famiglia si trasferisce a Milano, dove Serra è cresciuto, ha studiato (maturità classica al liceo Manzoni) e ha cominciato a lavorare, nel ’75, come stenografo-dimafonista all’Unità, interrompendo l’università al terzo anno di Lettere Moderne. Prima redattore, poi inviato dell’Unità (per le pagine dello sport e per quelle degli spettacoli), nell’85 comincia a collaborare a Tango di Sergio Staino, dedicandosi alla scrittura satirica. Nell’89, dopo la chiusura di Tango, il direttore Massimo D’Alema gli chiede di progettare e dirigere un secondo inserto satirico e culturale. Nasce Cuore, che per due anni resta all’interno dell’Unità e poi, dal ’91, diventa un settimanale autonomo. Lascia la direzione nel ’94, per festeggiare i suoi quarant’anni e per dedicare più tempo alla scrittura. Attualmente collabora con Repubblica ed Espresso. E’ stato uno degli autori di “Vieni via con me” e, per la quinta edizione, è tra gli autori di Che tempo che fa, trasmissione condotta da Fabio Fazio. Come autore televisivo ha lavorato con Beppe Grillo, Adriano Celentano, Gianni Morandi e Antonio Albanese. Come autore teatrale, ha scritto per Luca De Filippo, Antonio Albanese, Claudio Bisio, Milva e il Teatro Stabile di Genova. Ha scritto diversi libri: un romanzo, due raccolte di poesie, quattro raccolte di articoli e due libri di racconti. Il suoi ultimi libri: Tutti i santi giorni (Feltrinelli, 2006) e Breviario comico. A perpetua memoria (Feltrinelli, 2008)
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