agosto 6 diMichele Serra 0
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A scansare gli ultimi dubbi (qualcuno ne avesse) circa la ventennale connection tra affari privati e potere politico che abbiamo chiamato “berlusconismo”, ecco che la pubblicità sulle reti Mediaset è calata del 18 per cento, e le azioni addirittura del 60. La crisi economica, certo. Ma la crisi c’era anche prima, quando Berlusconi governava, mentre il crollo del valore di Mediaset è successivo alla caduta del suo governo. Oggi di lui sorridiamo, delle sue buffe sortite con smentita incorporata, dei noiosi processi al suo codazzo di signorine, del suo declino così poco da caimano, così sdentato e così scontato. Ma sarà bene, almeno ogni tanto, fare memoria di che cosa siamo stati capaci di generare, come società italiana nel suo complesso, di quanti lo hanno votato più o meno entusiasti, di quanti lo rivoterebbero. Di quanti, ancora oggi, giudicano l’antiberlusconismo un pretestuoso, maniacale appigliarsi a formalità, a cavilli giuridici, piuttosto che – come è stato – un tenace e quasi disperato appello all’onesta realtà contro l’illusionismo truffaldino. Grazie, a questo proposito, a Barbara Spinelli per il formidabile racconto (Repubblica di ieri) della non-ricostruzione dell’Aquila. La “new-town” al posto della polis: la manomissione della civiltà italiana, o di quello che ne rimane.
Michele Serra Errante è nato a Roma nel luglio del ’54. Nel ’59 la famiglia si trasferisce a Milano, dove Serra è cresciuto, ha studiato (maturità classica al liceo Manzoni) e ha cominciato a lavorare, nel ’75, come stenografo-dimafonista all’Unità, interrompendo l’università al terzo anno di Lettere Moderne. Prima redattore, poi inviato dell’Unità (per le pagine dello sport e per quelle degli spettacoli), nell’85 comincia a collaborare a Tango di Sergio Staino, dedicandosi alla scrittura satirica. Nell’89, dopo la chiusura di Tango, il direttore Massimo D’Alema gli chiede di progettare e dirigere un secondo inserto satirico e culturale. Nasce Cuore, che per due anni resta all’interno dell’Unità e poi, dal ’91, diventa un settimanale autonomo. Lascia la direzione nel ’94, per festeggiare i suoi quarant’anni e per dedicare più tempo alla scrittura. Attualmente collabora con Repubblica ed Espresso. E’ stato uno degli autori di “Vieni via con me” e, per la quinta edizione, è tra gli autori di Che tempo che fa, trasmissione condotta da Fabio Fazio. Come autore televisivo ha lavorato con Beppe Grillo, Adriano Celentano, Gianni Morandi e Antonio Albanese. Come autore teatrale, ha scritto per Luca De Filippo, Antonio Albanese, Claudio Bisio, Milva e il Teatro Stabile di Genova. Ha scritto diversi libri: un romanzo, due raccolte di poesie, quattro raccolte di articoli e due libri di racconti. Il suoi ultimi libri: Tutti i santi giorni (Feltrinelli, 2006) e Breviario comico. A perpetua memoria (Feltrinelli, 2008)
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