agosto 6 diMichele Serra 0
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Le facce e le voci, dalla Fiat di Termini Imerese che chiude e se ne va, sono di desolazione e di impotenza, quasi che perdere il lavoro sia una catastrofe naturale. C´è più rabbia tra gli alluvionati che tra i licenziati, e questo è un portato dei tempi, un segno di quanto profonda sia stata la disfatta politica e culturale della sinistra, che voleva mettere la produzione al servizio degli uomini e non viceversa. È viceversa che ha vinto. Gli esseri umani, esattamente come scriveva Marx quasi duecento anni fa, sono una variabile del capitale. Tutti o quasi hanno coscienza, anche nel sindacato, anche tra gli operai, che l´alternativa sperimentata (il socialismo reale, l´economia statalizzata) è stata perfino peggiore, non solo più inefficiente, anche più inumana e oppressiva. Ma il problema resta: gigantesco, incombente, irrisolto. Uomini come ingranaggi, come pezzi da usare se servono, da accantonare quando non rendono abbastanza, come in "Tempi moderni" di Chaplin. Due secoli di lotte hanno strappato orari più umani, salari meno miseri, diritti in fabbrica, ma non hanno potuto inventare o suggerire o imporre un modo di produzione in cui siano padroni gli esseri umani e non il capitale.
Michele Serra Errante è nato a Roma nel luglio del ’54. Nel ’59 la famiglia si trasferisce a Milano, dove Serra è cresciuto, ha studiato (maturità classica al liceo Manzoni) e ha cominciato a lavorare, nel ’75, come stenografo-dimafonista all’Unità, interrompendo l’università al terzo anno di Lettere Moderne. Prima redattore, poi inviato dell’Unità (per le pagine dello sport e per quelle degli spettacoli), nell’85 comincia a collaborare a Tango di Sergio Staino, dedicandosi alla scrittura satirica. Nell’89, dopo la chiusura di Tango, il direttore Massimo D’Alema gli chiede di progettare e dirigere un secondo inserto satirico e culturale. Nasce Cuore, che per due anni resta all’interno dell’Unità e poi, dal ’91, diventa un settimanale autonomo. Lascia la direzione nel ’94, per festeggiare i suoi quarant’anni e per dedicare più tempo alla scrittura. Attualmente collabora con Repubblica ed Espresso. E’ stato uno degli autori di “Vieni via con me” e, per la quinta edizione, è tra gli autori di Che tempo che fa, trasmissione condotta da Fabio Fazio. Come autore televisivo ha lavorato con Beppe Grillo, Adriano Celentano, Gianni Morandi e Antonio Albanese. Come autore teatrale, ha scritto per Luca De Filippo, Antonio Albanese, Claudio Bisio, Milva e il Teatro Stabile di Genova. Ha scritto diversi libri: un romanzo, due raccolte di poesie, quattro raccolte di articoli e due libri di racconti. Il suoi ultimi libri: Tutti i santi giorni (Feltrinelli, 2006) e Breviario comico. A perpetua memoria (Feltrinelli, 2008)
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