LA REPUBBLICA del 5 maggio 2013 

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Che Berlusconi (con tutto il rispetto) non sia un padre costituente, è come dire che Califano (con tutto il rispetto) non era De André. Sono ovvietà. Per altro, se uno con il Pdl ci fa addirittura un governo, diventa abbastanza difficile interdire allo stesso Pdl il diritto di indicare il proprio capo per un incarico di grande prestigio, del quale vantarsi, all’occorrenza, con le signore. Pare di capire che molti uomini del Pd pretendano dal Pdl una specie di muta fedeltà, come Mandrake con Lothar. Che serva la causa delle larghe intese e non disturbi troppo. Che sia prestante quando si tratta di sollevare pesi e votare leggi, ma non si monti troppo la testa. Dispiace dover far presente che il Pdl, oltre a non essere Lothar, è quella cosa lì, ben nota da parecchi anni: il partito di Silvio Berlusconi, con la Biancofiore, la Michela Brambilla, il Brunetta, il Sacconi e tutto il resto. Pare invece di cogliere, nell’atteggiamento del Pd rispetto ai suoi partner di governo, una sorta di amareggiata sorpresa: ma come? La Biancofiore alle pari opportunità? Berlusconi alle riforme costituzionali? Come se si aspettassero Bismarck o Churchill. Che poi, per dirla tutta, non è neanche cortese condividere con qualcuno una tranche de vie così impegnativa come un governo, e poi fare gli schifiltosi se quello non è abbastanza di mondo.

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Autore

Michele Serra Errante è nato a Roma nel luglio del ’54. Nel ’59 la famiglia si trasferisce a Milano, dove Serra è cresciuto, ha studiato (maturità classica al liceo Manzoni) e ha cominciato a lavorare, nel ’75, come stenografo-dimafonista all’Unità, interrompendo l’università al terzo anno di Lettere Moderne. Prima redattore, poi inviato dell’Unità (per le pagine dello sport e per quelle degli spettacoli), nell’85 comincia a collaborare a Tango di Sergio Staino, dedicandosi alla scrittura satirica. Nell’89, dopo la chiusura di Tango, il direttore Massimo D’Alema gli chiede di progettare e dirigere un secondo inserto satirico e culturale. Nasce Cuore, che per due anni resta all’interno dell’Unità e poi, dal ’91, diventa un settimanale autonomo. Lascia la direzione nel ’94, per festeggiare i suoi quarant’anni e per dedicare più tempo alla scrittura. Attualmente collabora con Repubblica ed Espresso. E’ stato uno degli autori di “Vieni via con me” e, per la quinta edizione, è tra gli autori di Che tempo che fa, trasmissione condotta da Fabio Fazio. Come autore televisivo ha lavorato con Beppe Grillo, Adriano Celentano, Gianni Morandi e Antonio Albanese. Come autore teatrale, ha scritto per Luca De Filippo, Antonio Albanese, Claudio Bisio, Milva e il Teatro Stabile di Genova. Ha scritto diversi libri: un romanzo, due raccolte di poesie, quattro raccolte di articoli e due libri di racconti. Il suoi ultimi libri: Tutti i santi giorni (Feltrinelli, 2006) e Breviario comico. A perpetua memoria (Feltrinelli, 2008)



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