BIO
Nicola Borghesi, classe 1986, è un autore, regista e attore di Bologna. Diplomato alla Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe di Udine, frequenta poi l’École des maîtres guidata da Tiago Rordrigues. Nel 2014 fonda Kepler-452, compagnia specializzata in teatro documentario, con la quale realizza reportage teatrali, spettacoli partecipati, format audioguidati. La sua indagine si focalizza soprattutto sull’invenzione di dispositivi artistici di messa in scena della realtà. Il suo metodo di ricerca, fondato sull’ascolto delle biografie, lo porta a passare lunghi periodi in luoghi insoliti per raccontarli: centri di sgomberati, fabbriche occupate, campi rom, carceri, scuole superiori, comunità di sikh. Dal 2018 è prodotto da ERT- Emilia Romagna Teatro, per cui scrive e co-dirige, tra gli altri, “Il Capitale – un libro che ancora non abbiamo letto” e “Il giardino dei ciliegi – Trent’anni di felicità in comodato d’uso”, spettacolo vincitore del Premio Rete Critica e del Premio Gli asini. Instancabile inventore di dispositivi teatrali anche in periodo pandemico, attraversa in bicicletta le città deserte in spettacoli come Consegne e Coprifuoco. Cura regia e drammaturgia di spettacoli incentrati sulle biografie di persone note, come nel caso Lodo Guenzi, con cui condivide il palco anche in Capitalismo magico, e di Chiara Francini, con cui ha scritto lo spettacolo teatrale "Una ragazza come io", da cui è tratto il monologo di Sanremo 2023. Collabora con Paolo Nori, con cui ha scritto lo spettacolo Se mi dicono di vestirmi da italiano non so come vestirmi. Dal 2021 è docente presso la Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe e per la Scuola Karenin di Paolo Nori. È fondatore del Festival 20 30 di Bologna e direttore artistico per la rassegna Discorsi della Stagione Agorà. I suoi spettacoli sono stati co-prodotti da istituzioni Ungheresi, Spagnole, Argentine. Appassionato tenitore di banco, ha scritto e pronunciato i discorsi più vari nei contesti più disparati.