L’ESPRESSO del 25 febbraio 2011
L’ESPRESSO del 4 marzo 2001
Per allietare i migranti nel Mediterraneo, il nostro premier propone di dotare le loro navi di un pianoforte con il quale intonare i celebri brani di Trenet. Ma l’Onu interviene: "Non si può infliggere anche questa tortura"(04 marzo 2011) Panico in tutto il Maghreb alla notizia che l’Occidente intende occuparsi attivamente del futuro dei popoli arabi. Nel corso degli ultimi secoli lo ha fatto invadendo Africa e Asia, vendendo armi a sceicchi debosciati e dittatori pazzi, disegnando i confini degli Stati con il lapis e il righello. Pare che alcuni degli attuali Stati arabi siano frutto di una gomitata che ha accidentalmente urtato il tracciatore. In seguito al trattato di Casablanca i governi europei si sono impegnati a non tracciare mai più confini con il lapis, promettendo di usare il pennarello. Ma vediamo gli scenari futuri.
L’ESPRESSO del 11 marzo 2011
L’ESPRESSO del 11 giugno 2010
Povero Saviano tra Fede e Califano
Marco Borriello
Dopo il calciatore Borriello, anche la cantante di pianobar Priscilla e il ventriloquo Jack Tabarini insieme al suo pupazzo Sbrendolo hanno criticato pubblicamente Roberto Saviano. Le accuse sono le più varie e fioccano ormai da tutta Italia. La principale è di avere tradito la fiducia del pubblico rimanendo ostinatamente in vita nonostante l’implicita promessa di morire eroicamente.
"Questo discusso atteggiamento dello scrittore della Bassa Italia", spiega su "Libero" il columnist Gino Mica, "non può mica essere di esempio ai nostri giovani, che chiedono coerenza e mica chiacchiere. Se uno non ha mica le balle di ferro, allora mica deve mettersi in mezzo a dire e a fare che lui qui e lui là. E il popolo queste cose mica le manda a dire". Seppure malvisto da molti lettori per i suoi eccessi di intellettualismo, Mica è considerato il più autorevole commentatore di area leghista. Ma vediamo di aggiornare l’elenco degli attacchi a Saviano.
Califano Il popolare Califfo, pur manifestando una certa simpatia per chi dedica tanta attenzione alla malavita, ha espresso una affettuosa critica a Saviano: "Parlare male di Napoli è troppo facile. Perché non ha parlato male della Norvegia? Non lo fa nessuno, sarebbe stato più originale".
Un passante Intervistato da "Studio Aperto" nella rubrica di approfondimento "Venti secondi", un passante di Tivoli che stava uscendo da una tabaccheria ha dichiarato: "Non saprei, quale libro?
Non conosco Sogliano, scusi ma la telecamera è accesa?". La cartomante e psicologa di "Chi" Tatiana Maroscia, presente in studio, ha commentato che la popolarità di Saviano è in evidente calo.
Un altro passante Intervistato dal Tg5 nella rubrica di approfondimento "Trenta secondi, in casi eccezionali addirittura quaranta", un passante di Tivoli che stava entrando in una tabaccheria ha risposto: "Ma l’ho già detto ieri alla sua collega, non so di che cosa parlate, chi è questo Taviano?". Il conduttore in studio ha sottolineato l’impressionante aumento delle opinioni contrarie a Saviano tra gli italiani.
Sempre un passante Intervistato dal Tg4 nella rubrica di approfondimento "Fede spiega Fede", un passante di Como che fumava davanti a una tabaccheria ha dichiarato: "Ma allora è una persecuzione! Ieri ero a Tivoli, oggi sono qui a trovare dei parenti, possibile che dovete chiedere sempre a me chi è questo Mariano?". Emilio Fede, appena riavuta la linea, ha dichiarato chiuso il caso Saviano: "Non lo conosce nessuno. Se ne è parlato anche troppo".
Gli astri L’astrologo Gianni Masulich, rispondendo a un’ascoltatrice radiofonica che gli chiedeva l’oroscopo di Paola e Chiara, ha risposto che Paola e Chiara, secondo gli astri, avranno un mese di giugno fortunato, qualche piccolo guaio sentimentale e svilupperanno una forte antipatia personale per Roberto Saviano, i suoi libri e i suoi lettori.
Roberto Salviano È lo pseudonimo scelto da un giovane scrittore di Pozzuoli, autore del recentissimo caso editoriale "Go! Morra", un romanzo sulla camorra uscito il mese scorso, praticamente identico a "Gomorra" salvo che per un dettaglio: tutte le storie sono ambientate a Pozzuoli. Salviano accusa Saviano di averlo copiato di sana pianta.
Fausto Rattini Tartini Con un articolo sul "manifesto" l’anziano e indomito critico (espulso dal Gruppo 63, pur essendone fondatore, a causa dei suoi feroci attacchi al documento costitutivo, da lui scritto) attacca Saviano per avere confuso testo e paratesto, in un contesto influenzato dal pretesto. L’accusa, considerata gravissima, ha prodotto una feroce disputa tra i lettori del quotidiano comunista, i redattori, i direttori in carica e gli ex direttori. L’intero carteggio sarà raccolto in un numero speciale del "manifesto" che andrà in edicola al prezzo politico di 2 mila euro
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L’ESPRESSO del 4 febbraio 2011
Ma quale Silvio d’Egitto
Preoccupato per gli accadimenti al Cairo, il presidente del Consiglio ha deciso di puntare sulle Sorelle Musulmane, alle quali dedicherà un casting. Inoltre vuole portare la pace con una serie di barzellette sui cammelli e regalando confezioni a piramide di Ferrero Rocher
L’incaricata sarebbe la contorsionista egiziana "Karima", al secolo Marisol Pinariello, una truffatrice internazionale che Berlusconi ha fatto eleggere consigliere comunale a Suez dopo avere visto una sua foto su un calendario per elettrauto. Sarà lei a salvare l’amico Mubarak, portandolo in salvo in una delle residenze di Berlusconi in Medio Oriente? Di certo, il nostro premier non vuole lasciare nulla di intentato per aiutare l’anziano collega, conosciuto tanti anni fa a Montevideo in occasione di una convention di tiranni, despoti e dittatori alla quale Berlusconi tiene a precisare di avere partecipato solo come osservatore.
A parte il rapporto personale con Mubarak, al quale Berlusconi non manca mai di far recapitare, a Natale, la confezione a piramide di Ferrero Roché, molte altre ragioni legano fortemente il nostro premier all’Egitto.
Le mummie Il processo di imbalsamazione ha sempre affascinato Berlusconi, che ha cercato, con successo, di adottarlo ancora da vivo. Per esempio, la sostituzione della capigliatura con una calotta laccata è stata effettuata con lo stesso procedimento usato per la maschera mortuaria del faraone Kafonkhamon III, della seconda dinastia. Un altro faraone, Buhrinaton I, aveva introdotto, solo per le mummie di stirpe regale, la doratura del pene e la sostituzione del cervello con preziosi trucioli di legno di sandalo, non potendo immaginare che 3 mila anni dopo quella pratica sarebbe stata sperimentata su un essere vivente. La tiratura della pelle del viso con la tecnica del torchio per tendere i papiri, processo molto lungo e doloroso, è stata invece sperimentata su tre cavie umane sorteggiate tra Capezzone, Bonaiuti e Cicchitto.
La cultura Berlusconi ha fatto dono a Mubarak dei diari autentici di Tutankhamon, scoperti da Marcello Dell’Utri su una bancarella di Porta Portese. Si intitolano "Er mejo sarcofago è er mio!". Nonostante siano battuti a macchina, è perfettamente riconoscibile lo stile dell’epoca, specie nel capitolo dedicato ai ristoranti sul Nilo, con spiritose annotazioni sulla mania di coprire di ketchup piccante il pesce andato a male. Marina Berlusconi ha anche voluto acquistare, per la Mondadori, l’autobiografia di Omar Sharif, sostenendone la candidatura al Nobel. Più complicata l’acquisizione della biblioteca di Alessandria. La città piemontese, amministrata dalla Lega, si è detta all’oscuro di fantomatici incendi e devastazioni della sua biblioteca comunale, che è in ottimo stato.
Gli affari Molto stretti i rapporti commerciali tra l’Italia di Berlusconi e l’Egitto di Mubarak. Il governo egiziano è riuscito a piazzare un contratto miliardario per esportare in Italia sabbia per clessidre. Berlusconi è interessato a ristrutturare le piramidi, oggi in stato deplorevole, dotandole di videocitofono, ampie finestre, scale mobili esterne e un ristorante panoramico sulla vetta. Il premier ha anche proposto la costruzione di un canale navigabile per facilitare il passaggio dal Mediterraneo al Mar Rosso. Avrebbe individuato la zona ideale nelle vicinanze di Suez.
La politica Saputo della forte influenza dei Fratelli Musulmani, Berlusconi è stupito dallo scarso peso delle Sorelle Musulmane, formazione politica con la quale sarebbe disposto a intrecciare rapporti molto cordiali. Per i prossimi, delicatissimi summit internazionali, nei quali si deciderà il futuro dell’Egitto e dell’intero mondo arabo, Berlusconi si sta preparando minuziosamente. Ha mandato a memoria una dozzina di barzellette sui cammelli e regalerà scherzosamente ai leader musulmani presenti un salame di Varzi, spiegando che non è per uso alimentare, ma è un regalo per le loro mogli.