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L’ESPRESSO del 17 giugno 2011 

POSTED ON August 6  - POSTED IN News
Tutta colpa del malocchio

Il lifting di Silvio, realizzato con preziosissimo budello di ermellino, si allenta all’improvviso durante un discorso alle Nazioni Unite. E le orecchie scendono lentamente lungo il collo

 
L’incredibile serie di rovesci politici e privati di Silvio Berlusconi, secondo gli astrologi, è solo all’inizio. Una sfortuna inesauribile sembra accanirsi contro di lui. Queste le previsioni più accreditate Amore. Berlusconi ordina per telefono due escort take-away, ma per un malaugurato errore fa il numero di una palestra di karate per l’autodifesa femminile. Arrivano a Arcore Ludmilla e Irina Popova, due sorelle russe vincitrici del concorso "Giù le mani" grazie a una mossa tecnicamente difficilissima: riescono a neutralizzare i molestatori annodandogli braccia e gambe con il nodo Savoia. Il giorno dopo il premier si presenta a un importante vertice mondiale con braccia e gambe annodate, spiegando che si tratta di un improvviso attacco di artrosi deformante.
 
Scarpe. Berlusconi commissiona uno stock di scarpe col rialzo al calzaturificio La Bufala, molto raccomandato da Clemente Mastella. Purtroppo, si tratta di una partita avariata: nel corso della riconversione da caseificio a calzaturificio, alcune mozzarelle scadute sono finite per errore proprio nel rialzo delle scarpe destinate al premier, che collassano improvvisamente nel corso di una fotografia ufficiale. Nella fotografia, Berlusconi non compare.
 
Divorzio. Veronica Lario vince la causa di divorzio, le spettano 5 milioni di euro al mese. Per un errore di trascrizione, diventano 50 milioni al mese. Il ricorso dell’avvocato Ghedini, presentato con sollecitudine, viene rubato sulla scrivania del giudice, che aveva dimenticato la finestra aperta, dall’unico esemplare superstite di "falco protocollo", un rarissimo rapace che nidifica solo con le carte bollate. Il successivo ricorso, per sicurezza, viene consegnato a mano al giudice, che rassicura Ghedini e lo mette nella tasca dove aveva distrattamente dimenticato un cartoccio di alici sott’olio, che imbrattano il documento fino a renderlo illeggibile. Finalmente il terzo ricorso va a buon fine: l’alto burocrate addetto alla correzione legge: "C’è uno zero di differenza, correggetelo, dannazione!", e aggiunge subito un altro zero che portano gli alimenti di Veronica Lario a 500 milioni al mese.
 
Look. Il lifting di Berlusconi, realizzato con il preziosissimo budello di ermellino e garantito cinquant’anni, si allenta improvvisamente durante un discorso alle Nazioni Unite. Il chirurgo plastico si era dimenticato di spiegare a Berlusconi che le cuciture di budello vanno unte ogni anno con olio di fegato di ermellino e rinserrate con una speciale chiavetta a brugola. Impressionante lo spettacolo, in mondovisione, delle orecchie di Berlusconi che scendono lentamente lungo il collo, mentre le guance diventano due borse pendule e il mento si appoggia sullo sterno. Il premier, che non si è accorto di niente, pronuncia un ispirato discorso sul futuro del mondo, interrotto solo quando la cravatta di Marinella, anche lei collassata, si scioglie e si avvolge attorno al microfono.
 
Editoria. Berlusconi acquista personalmente i diritti di un romanzo inedito di Tolstoj, ritrovato a Mosca e sicuramente autentico. Per la Mondadori è il colpo del secolo. Il romanzo viene stampato in 40 lingue e in dieci milioni di copie. E’ più ponderoso di "Guerra e pace" e i critici, concordi, sostengono che è il vero capolavoro di Tolstoj. Si intitola "Precipizio", è la drammatica vicenda di un uomo molto ricco che, accecato dall’ambizione, diventa primo ministro senza averne le capacità e alla fine viene travolto dalla Storia e finisce in miseria, deriso da tutti. Quando Berlusconi se ne accorge è troppo tardi: il libro è già esaurito in tutto il mondo.
 
Politica. Sostenendo di voler intercettare i nuovi umori del paese, Berlusconi, con un colpo di teatro, diventa comunista sostenendo di essersi sempre sbagliato, regala il suo intero patrimonio a Emergency e si candida come nuovo leader della sinistra unita. La settimana dopo il centrodestra, con un inatteso colpo di coda, rivince le elezioni. 

L’ESPRESSO del 24 giugno 2011 

POSTED ON August 6  - POSTED IN News
Al ministero con il tricorno
 
La Lega si riposiziona. In cima ai suoi obiettivi c’è il trasferimento a Monza di una sede delle Poste. I 15 mila nuovi assunti avranno anche una partita Iva. Mentre la flotta padana bloccherà le barche dei clandestini Umberto Bossi a Pontida La Lega, il primo partito né di lotta né di governo della storia, sta discutendo sul suo futuro. Obiettivi. Bossi è in dubbio tra due possibilità: una guerra di Secessione per costituire uno Stato indipendente o, in alternativa, lo spostamento a Monza di un distaccamento del ministero delle Poste. Allo studio anche una terza soluzione, sintesi delle prime due: una guerra di Secessione per spostare a Monza una sede del ministero delle Poste. In tutti i casi, la premiership dell’amico Berlusconi non è in discussione: o gli verrà affidato il comando generale dell’Esercito padano, con il tricorno in testa, o la presidenza onoraria dell’ufficio postale di Monza.
 
Confini. Bossi è incerto sui confini del nuovo Stato. Secondo il vecchio progetto di Miglio la Padania va dalla Baviera alla Toscana. Ma le incomprensibili resistenze dei bavaresi e dei toscani suggeriscono a Bossi di valutare anche la possibilità di una città-Stato nel centro di Monza, sul modello del Vaticano, che mantenga rapporti amichevoli con il resto della città a patto che venga spostato al suo interno almeno un ufficio postale. Il rapporto con Berlusconi resterà solido grazie al suo acquisto della Villa Reale di Monza.
 
Armamenti. Clave, forconi e elmi cornuti sono solo folklore e hanno fatto il loro tempo. L’Esercito padano sarà dotato di armamenti moderni, come le clave a frammentazione della Beretta, che quando colpiscono il cranio del nemico esplodono in centinaia di schegge pericolosissime, e i forconi laser, già sperimentati nel Lodigiano per muovere le balle di fieno a distanza. L’elmo cornuto rimarrà invece in dotazione per onorare un vecchio contratto con Cinecittà. Il Grande Elmo di Bronzo già appartenuto al re goto Rutibaldo, pesante trenta chili e tempestato di ghiande, verrà offerto in dono all’amico Berlusconi per inaugurare il nuovo ufficio postale di Monza liberata.
 
Economia. Le assunzioni nei nuovi distaccamenti postali del Nord basterebbero a risollevare l’economia padana? Secondo uno studio della Fondazione Mastella, sì, a patto che nel solo ufficio postale di Monza vengano assunti 15 mila addetti allo sportello, seguendo un modello virtuoso già sperimentato a Ceppaloni. Secondo Giulio Tremonti, che ha partecipato all’ultima riunione degli economisti del Carroccio legato e imbavagliato, gli impieghi pubblici da soli non bastano: bisogna che ognuno dei nuovi assunti abbia una partita Iva, e che gli stipendi dei 15 mila nuovi imprenditori postali vengano pagati dall’amico Berlusconi, dandogli così l’opportunità di mantenere la sua premiership.
 
Immigrazione. L’ipotesi del blocco navale, con arrembaggio alle barche dei clandestini, non convince. In una prova simulata al largo di Lampedusa, i rampini lanciati verso le navi nemiche sono stati trattenuti dai migranti tunisini e rivenduti a caro prezzo al mercatino antiquario di Malta. Inefficaci anche le pesanti palle di cannone, che rimbalzano sui gommoni e finiscono in mare quando va bene, e tornano al mittente quando va male. Il Corsaro Verde (al secolo Christian Poderanza, un militante leghista già animatore del Carnevale di Codogno) si è dimesso dall’incarico di Grande Ammiraglio e ha chiesto di essere assunto nel nuovo ufficio postale di Monza, promettendo di levarsi la benda nera all’occhio per non spaventare i clienti. Il suo incarico a capo della flotta padana verrà offerto, in segno di amicizia, a Berlusconi, per altro già proprietario dei dodici galeoni usati per la simulazione.
 
Zingari. La questione degli zingari non ha potuto essere affrontata dallo stato maggiore della Lega perché la ventiquattrore contenente il documento introduttivo, stilato da Calderoli, è stata rubata a un semaforo da una dodicenne Rom, che l’ha rivenduta via Internet a un giornale satirico. Per non lasciare irrisolto lo spinoso problema, è stato deciso di affidarne la soluzione all’amico Berlusconi, la cui leadership non è in discussione. 

L’ESPRESSO del 22 aprile 2011 

POSTED ON August 6  - POSTED IN News
Tutti a ridere, lo ordina il capo
 
Ha ragione il premier, basta con la cupezza della sinistra: da oggi le sue barzellette saranno diffuse in tutti luoghi pubblici con gli altoparlanti. E al nord arrivano le Ronde dell’Allegria, per rispettare il dovere patriottico del buon umore.
 
Il volume "Le barzellette di Silvio" sarà presto in tutte le librerie, nello spiritoso formato fallico suggerito dallo stesso premier. All’edizione economica sarà affiancato un cofanetto dei prestigiosi Meridiani Mondadori, con l’opera omnia di Berlusconi. Contiene un microchip che a ogni apertura di pagina emette risate registrate.
 
Edizione critica. I responsabili dei Meridiani, legati e imbavagliati in uno sgabuzzino da molti mesi, non sono stati in grado di dare anticipazioni sull’importante iniziativa della casa di Segrate. Secondo indiscrezioni, il lungo e paziente lavoro critico avrebbe portato il curatore del Meridiano (Pierino Anonimo, ma si tratterebbe di uno pseudonimo) a dividere l’opera in tre volumi: le barzellette sul culo, le barzellette sulla fica e le barzellette del periodo più maturo, quelle su culo e fica.
 
Lancio. Non era prevista alcuna presentazione dell’opera al Salone del Libro di Torino, perché la cupa egemonia della cultura azionista non tollera il buonumore. Per ovviare all’inconveniente, Berlusconi ha comperato il Salone del Libro e affidato la direzione a Chantal Ortis, una maîtresse colombiana che conosce il mondo letterario in tutti i suoi aspetti perché ha tra i suoi clienti uno scrittore, un tipografo, un libraio, un correttore di bozze e il più importante editore italiano. "Il Salone di quest’anno è dedicato al tema della memoria", ha detto Berlusconi, "e nessuno è più adatto di me per parlarne: ricordo a memoria più di 2 mila barzellette". Quanto al delicato tema della memoria dell’Olocausto, Berlusconi esclude che possa costituire un problema: "Conosco anche parecchie barzellette sugli ebrei". Gli ospiti più prestigiosi (Eco, Rushdie, Vargas Llosa, Pamuk e altri premi Nobel) sono stati tutti confermati, e solo al loro arrivo al Salone gli verrà detto che devono partecipare, tutti insieme, al dibattito "La sai l’ultima?", al termine del quale potranno autografare, per i loro fan, le copie del libro di Berlusconi.
 
Politica. L’uscita del libro del premier è solo il primo tassello di una nuova sfida politica, che prevede un attacco frontale alla tristezza della sinistra e la conseguente introduzione dell’Allegria di Stato. Al mesto, livido immaginario dell’opposizione, pieno di disoccupati, incidenti sul lavoro e migranti che annegano, il governo contrapporrà un’immagine dell’Italia ottimista e solare. E’ già iniziato l’addestramento delle Ridarelle, corpo di volontarie incaricato di diffondere il buonumore tra gli italiani. Che cosa c’è di più allegro di incontrare per la strada una bella ragazza con le tette di fuori che racconta storielle oscene ridendo a crepapelle? E come resistere al piacere di una schietta risata ogni volta che nei tram, in metropolitana, nei supermercati, nei posti di lavoro, a scuola, gli altoparlanti diffonderanno la Barzelletta del Giorno, con la voce di Berlusconi che parla di culo e fica e le famiglie italiane che finalmente sentono tutelati i loro valori tradizionali? Imparare a ridere sarà, per ogni italiano, un dovere patriottico.
 
Ordine pubblico. Le nuove ronde di Volontari dell’Allegria, con il simpatico fez in testa e il divertente manganello priapico, andranno casa per casa a stanare le persone tristi, sinonimo di comunisti. Racconteranno a ogni caso sospetto una barzelletta di Berlusconi, e basterà una bella risata per fugare ogni dubbio. Altrimenti, i renitenti dovranno baciare in ginocchio il manganello, e saranno avviati nei campi di rieducazione dove si impara finalmente a capire quanta allegria ci sia nelle storielle su fica e culo di Berlusconi, e quale generosa prova di amicizia sia renderci partecipi del suo buonumore. Nei casi di tristezza irriducibile (se, per esempio, non si ride neanche sentendo un’arringa di Ghedini), verranno applicati alla mandibola appositi elettrodi, che provocano una continua risata artificiale, anche durante il sonno. 

Rovereto 17 – 18 – 19 giugno 2011 

POSTED ON August 6  - POSTED IN News

(riceviamo dall’Anart e pubblichiamo)

 
Finalmente una buona notizia: torna il Premio Ideona!

 

Il Festival Futuro Presente di Rovereto accoglie Ideona all’interno dell’edizione estiva, dedicata alla comunicazione e dal titolo "La creatività possibile".

 

L’evento sarà ospitato dalla importante struttura del Mart, il Museo dArte Contemporanea di fama mondiale.

 

Il 17, 18 e 19 giugno si avrà la possibilità di incontrarsi per parlare degli ultimi avvenimenti che riguardano la professione dell’autore.

 

Molti sono gli argomenti di cui discutere, primo tra tutti quello di mettere le basi per creare un contratto collettivo nazionale da proporre in sede istituzionale.

 

Per questo invitiamo tutti gli iscritti ANART a partecipare.

 

Potete chiedere liscrizione compilando il modulo presente sul sito ANART oppure contattando Alice Asnaghi (349.1582829)

 

Ideona è aperta a tutti gli autori che ne vorranno far parte.

L’organizzazione cercherà di dare accoglienza al maggior numero possibile di ospiti.

 

A differenza delle precedenti edizioni, lassegnazione del premio Ideona 2011 avverrà attraverso il sito dell’evento.

La votazione riguarderà solo la lista dei programmi nati dopo lultima edizione del premio Ideona del 2006.

 

L’evento prevederà non solo i due pomeriggi d’incontri tra gli autori e la serata di premiazione finale ma anche un ricco programma di incontri e workshop aperti al pubblico.

 

Il programma è in via di definizione e, appena pronto, potrete leggerlo sul sito dellANART.

L’ESPRESSO del 13 maggio 2011 

POSTED ON August 6  - POSTED IN News
Dato il successo mediatico dell’ultimo matrimonio reale, se ne preparano di nuovi e ancora più sfarzosi. Ad esempio, Buckingham Palace sta preparando una cerimonia a base di crocchette per i due welsh corgi di Elisabetta. Tra i divi invitati, Lassie e Zanna Bianca
Matrimonio di William e Kate
 
Panico nei media: tra le nozze del principe William e quelle di Alberto di Monaco, previste per i primi di luglio, passeranno ben due mesi. Come riempire giornali e telegiornali nel frattempo? Nelle redazioni si compulsano nervosamente le agende dei regnanti di tutto il mondo.
 
Jack e Bisby. Non è ancora spenta l’eco del matrimonio tra William e Kate, e il Regno Unito è già in fibrillazione per un altro Royal Wedding, quello tra Jack e Bisby. Un rinfresco memorabile (10 mila crocchette, 500 ciotole di mangime secco e mille ossi di gomma) per i selezionatissimi ospiti dei novelli sposi: quattro anni lui, tre lei, già 16 figli alle spalle, e la responsabilità di essere i due welsh corgi favoriti della regina Elisabetta. Molto attesi alcuni divi del cinema, come Lassie e Zanna Bianca (che parteciperanno imbalsamati) e cani di sangue blu, come il levriero afgano Karim Osaribeki Al Matrasi Polendori IV, famoso per la sua avvenenza ma così cretino che tutti credono sia un Savoia. Gli addetti al protocollo stanno cercando di addestrare gli sposi per evitare che si congiungano furiosamente durante la cerimonia: l’arcivescovo di Canterbury, che celebrerà le nozze, avrà accanto un secchio di acqua gelata. In allerta i servizi di sicurezza: si teme che al Qaeda stia progettando un lancio di gatti.
 
Hans e Yulla. Hans di Batavia Coburgo, erede del principato di Coburgo Batavia, impalmerà tra una settimana la sua Yulla di Coburgo Batavia, erede del principato di Batavia Coburgo. Si sospetta la consanguineità tra i due sposi, ma la loro età, 89 lui, 93 lei, li mette al riparo dalle polemiche. La cerimonia, nel castello gotico di Wurstelberg, si preannuncia molto suggestiva: rischiarato solo dalla lugubre luce delle torce, l’enorme Salone delle Feste, oggi trasformato in Museo della Tortura, sarà restituito per una notte ai vecchi fasti. Il banchetto, vista l’età media degli ospiti, sarà di sole mele cotte. Preoccupazione per un ventilato attacco di al Qaeda, che intenderebbe manomettere i freni delle carrozzine degli sposi, dei testimoni e degli ospiti.
 
Wu Chen Wing e Ciang Tao Wao. Lui aspirante al trono di Cocincina, abolito nel Sedicesimo secolo, lei la sua carceriera nella prigione municipale di Pechino. Una bellissima storia d’amore che i media occidentali stanno cercando di spiegare al loro pubblico con qualche difficoltà, a partire dal fatto che non si è ancora capito qual è il nome di lui e quale di lei. Su Internet un forte movimento d’opinione si batte perché i due possano finalmente coronare il loro sogno d’amore, facendo pressione sulle autorità cinesi affinché lui sia liberato, oppure sia incarcerata anche lei.
 
Alonzo e Juan. Entrambi pretendenti al Regno caraibico di Santa Marimba, si sono conosciuti durante un faccia a faccia televisivo e, dopo essersi insultati per un’ora, si sono innamorati durante la pausa pubblicitaria. Celebreranno le nozze in un bar di San Francisco, in forma privata, con pochi amici. I giornalisti in arrivo da tutto il mondo per il primo matrimonio gay tra teste coronate hanno duramente protestato, chiedendo che, se non tutti e due, almeno uno dei due sposi indossi lo strascico bianco.
 
67 Ong e 121 Ang. La raissa di Urano e l’imperatore di Saturno si sposano la settimana prossima sul romantico asteroide di Kaspor, circondati da un esercito di Titani fosforescenti, dai centauri con la testa fiammeggiante e da milioni di funghi parlanti. Il loro matrimonio pone fine alla terribile Quarta Guerra dei Mondi, costata la distruzione di decine di pianeti e lo sterminio di molti popoli. E’ il più importante evento storico-politico degli ultimi 700 mila anni. Dato il numero altissimo di giornalisti invitati da tutte le galassie, i media terrestri avranno diritto a fare solo tre domande. Hanno scelto queste: che tipo di rimmel usa la sposa? Ha una sorella minore carina? Per avvolgere i confetti, cotone o tulle? 

L’ESPRESSO del 20 maggio 2011 

POSTED ON August 6  - POSTED IN News
E Montalbano dovrà convertirsi
 
L’arrivo del nuovo direttore generale ultra cattolico porterà alcune varianti nei palinsesti Rai. Previsto il kolossal "Padre Pio contro tutti", mentre la Gabanelli dovrà fare inchieste sui danni provocati della masturbazione. Con la nomina di Lorenza Lei, direttore generale molto gradito alla Chiesa, la Rai si prepara a vivere una nuova stagione. Queste le prime indiscrezioni sui nuovi palinsesti.
 
Sesso. Si punta a una drastica riduzione del tonnellaggio di tette e culi attualmente in uso alla Rai, stimato in circa 450 chili al giorno spalmati su tutti i palinsesti. I problemi di smaltimento dovrebbero essere risolti anche grazie a Mediaset, che si è detta disposta a rilevare migliaia di pezzi, compresi gli stock in scadenza che possono essere riciclati nelle trasmissioni di Retequattro, il cui pubblico molto anziano apprezza anche smagliature e cellulite.
 
Informazione. I talk-show di approfondimento sono confermati, ma per i più accesi, come "Anno Zero", è prevista la presenza di un cappellano militare per benedire le salme. La Gabanelli e Iacona potranno continuare a fare le loro inchieste sulle disfunzioni del paese, ma gli argomenti più urgenti saranno suggeriti dalla direzione generale: 1. Quanto incide la pratica della masturbazione sulla piaga dei finti ciechi? 2. Perché l’archivio di Alcide De Gasperi non viene spolverato da sedici anni, nonostante ben tre circolari ministeriali?
 
Fiction. Bene le tradizionali biografie a puntate di pontefici e santi. Ma verranno rese ancora più appetibili al grande pubblico mettendo gli eroi della fede al centro di trame avvincenti e situazioni altamente spettacolari. Allo studio il kolossal "Padre Pio contro tutti", con il popolare frate che affronta a mani nude, tra gli altri, la flotta turca, al Qaeda e i comunisti. "Madre Teresa contro i bacilli", spettacolare fantasy in 3D con la coraggiosa santa che debella mostruosi virus venuti dallo spazio. "La conversione di Montalbano", riscrittura integrale di un vecchio racconto di Andrea Camilleri (titolo originale: la colazione di Montalbano) che ha già sporto denuncia. Infine la divertente sit-com "Esercizi spirituali", storia di un gruppo di ragazzi che si iscrivono a un corso di tatuaggi ma sbagliano porta e si ritrovano in una canonica, sequestrati da un catechista.
 
Scienza. Alberto e Piero Angela dovranno temperare il loro scientismo. Il creazionismo dovrà avere pari dignità dell’evoluzionismo. Un vescovo commenterà in studio i documentari sulla renna, il furetto e il licaone spiegando che sono stati creati il 9 giugno del 9582 avanti Cristo, proponendo di farne una festa nazionale.
 
Saviano. La nuova governance della Rai non esclude la possibilità di rimandare in onda i monologhi di Roberto Saviano, mettendogli a disposizione una delle fasce d’ascolto più dinamiche, quella delle sei del mattino. Saviano sarà affiancato da un esorcista, e dovrà concedere il diritto di replica in diretta da parte di tutti i soggetti interessati: camorra, ‘ndrangheta, mafia, confindustria, Vaticano, i rappresentanti di tutti i partiti politici e gli ambasciatori di tutti i paesi con rappresentanza diplomatica in Italia. Si sta cercando uno studio televisivo enorme.
 
Satira. Porte aperte alla satira, purché rappresentativa di tutte le sensibilità e di tutte le opinioni politiche. Molto atteso l’esordio di don Tonino, comico in quota all’Udc: sa imitare il verso di tutti gli uccelli italiani, il suo cavallo di battaglia è il litigio tra la poiana e la ghiandaia. Largo anche ai comici di destra, dal duo Pildo e Poldo, con le loro celebri gag sulle donne al volante, al caustico Onorato Valorosi, che racconta le barzellette della Decima Mas. Il suo tormentone "glu glu glu" già spopola su Facebook.
 
Teche Rai. Una miniera di straordinaria televisione, poco sfruttata e tutta da scoprire. In prima serata previste le repliche dei funerali di papa Woytjla (compresi filmati inediti del backstage), i funerali di Paolo VI, i funerali di Papa Giovanni, i funerali di Pio IX (una serie, rarissima, di fotografie e di acquerelli celebrativi) e i preparativi per i funerali di papa Ratzinger, i cui diritti sono già stati acquistati con grandissimo anticipo. 

L’ESPRESSO del 15 aprile 2011 

POSTED ON August 6  - POSTED IN News
Si vota a Milano tra Expo e risciò 
 
Febbrile vigilia elettorale nella metropoli lombarda. La Moratti annuncia cambiamenti. Ma tutto ruota intorno a don Verzé e ai più affermati creativi milanesi della moda. Come Mara Troller Il sindaco di Milano Letizia Moratti sta vivendo una febbrile vigilia elettorale. Il sindaco Letizia Moratti dispone, per la propaganda, di una somma così esorbitante che il suo avversario Pisapia le ha proposto di finanziare, già che c’è, anche la campagna dell’opposizione.
 
Strategia. La strategia elettorale di Letizia Moratti è allo studio degli analisti politici di tutto il mondo. Promettendo una Milano finalmente nuova e moderna, induce l’elettore a chiedersi chi è il pirla che l’ha governata fino adesso. Si tratta di un abile stratagemma per mettere la Moratti comunque al centro della scena politica milanese, a poche settimane dalle elezioni. Per perfezionare anche nei minimi dettagli il suo piano, la stessa Moratti straccia i suoi manifesti elettorali davanti ai fotografi e li sostituisce con altri, perfettamente identici.
 
Expo. E’ ovviamente il fiore all’occhiello dell’amministrazione Moratti. Già in avanzato stato di realizzazione l’enorme scritta EXPO, in polistirolo dipinto, che campeggerà sopra un edificio ancora da stabilire. Per non dare adito a polemiche le quattro lettere sono state appaltate a quattro soggetti diversi (il costruttore Ligresti, i figli di Ligresti, la sorella di Ligresti e la Fondazione Ligresti) che però non riescono a mettersi d’accordo tra loro. Ciascuno di loro vorrebbe fare la O, che è la lettera più ambita perché la più facile da realizzare. A parte la scritta, tutto il resto è ancora in fase di discussione. Il progetto iniziale, di stampo ambientalista (trasformare Milano in un’enorme piantagione di fagiolini, e farne la capitale mondiale del fagiolino) ha subito qualche modifica: si faranno 20 nuovi quartieri, ma la tangenziale a sei corsie che li collega si chiamerà, in omaggio allo spirito originario dell’Expo, via del Fagiolino.
 
San Raffaele. Il devastante buco di bilancio del San Raffaele getta ombre sul futuro di Milano. Così come Torino dipende dalla Fiat, l’economia lombarda dipende in larga parte dal numero di analisi cliniche che il colosso ospedaliero di don Verzé riesce a fatturare alla Regione. I militanti di Comunione e liberazione, molto preoccupati dalla situazione, per sostenere il fatturato del San Raffaele fanno l’analisi delle urine ogni quattro ore. Ci si interroga, nel frattempo, su come abbia fatto don Verzé ad accumulare un debito di quasi un miliardo di euro. Perché, per esempio, ha acquistato una enorme fazenda in Argentina? Lui si difende sostenendo che si tratta, in realtà, del primo centro mondiale per mucche cardiopatiche.
 
Moda. Che cosa sarebbe Milano, senza la moda? Come si potrebbe fare a meno dei caratteristici eventi nei nuovi locali in plexiglas, dove alle sei del pomeriggio un giapponese transessuale presenta una nuova linea di forcine per capelli e puoi mangiare tartine di sgombro fianco a fianco con Mara Troller, Uri Bandon, le sorelle Spazzagno e i più affermati creativi milanesi? Che sensazioni imperdibili provano, i milanesi, quando vedono Porta Venezia illuminata da migliaia di fari color salvia e pervinca per celebrare la Settimana del Bottone?
 
Il sindaco Moratti ha in animo diversi incentivi per rafforzare il ruolo di Milano capitale della moda. Il primo è fare forti pressioni su ferrovie e compagnie aeree perché decuplichino il prezzo dei biglietti per Parigi. Preoccupa anche la piaga dell’anoressia: i marciapiedi milanesi verranno drasticamente ristretti per mettere più a loro agio modelle alte due metri e larghe quindici centimetri.
 
Chinatown. L’invadenza dei commercianti cinesi, che scaricano casse di pentole a ogni ora del giorno e della notte, è solo un ricordo. Allo scarico di pentole si è infatti aggiunto quello di pantofole di felpa, molto meno rumoroso. "Come vi avevo promesso, via Sarpi non è più un quartiere dominato dai cinesi", ha detto il sindaco Moratti, preceduta dal suono di un gong, affacciandosi da un risciò. 

L’ESPRESSO del 8 aprile 2011 

POSTED ON August 6  - POSTED IN News
L’iPad 2: consigli per l’uso
 
Grazie a una fantastica applicazione, può trasformarsi nel cartello ‘Torno subito’ da appende alla porta. In alternativa, c’è il segnale orario in torinese, l’archivio delle analisi del sangue di tutti i gatti d’Europa e il prete virtuale che ti assolve se passi a Tim. Il lancio sul mercato del nuovo iPad ha colto impreparati gli utenti, alcuni dei quali erano ancora in coda per comperare quello vecchio. Steve Jobs ha voluto rassicurare i possessori di iPad 1, spiegando che presto saranno incazzati anche i possessori di iPad 2 perché tra quindici giorni uscirà iPad 3. E così via. Le differenze. Nel nuovo modello sono cambiati Photo booth, Smart cover, Chip dual core, Key board, Jailbreak, Multi touch, Cpu, Gpu, Ram, Pop, Soc e Ciaf. Lo stesso Steve Jobs ha garantito che a ciascuna di queste caratteristiche tecniche e di queste funzioni verrà presto attribuito un significato, perché la ricerca Apple non conosce tregua. Gli utenti più smaliziati, nel frattempo, scoprono qualità inedite della tavoletta: lasciandola fermentare in acqua e sale per una settimana assume la morbidezza di una lasagna e può essere comodamente ripiegata in una tasca. Psicologia. Come tutti gli apparecchi di nuova generazione, iPad 2 ha migliaia di funzioni, ma l’utente medio usa solo le tre principali, che sono On, Off e Vaffanculo quando non riesce a capire come accedere alle altre. Questo stato di frustrazione deriva dal complesso di inferiorità degli esseri umani rispetto alla tecnologia, ma Steve Jobs assicura che tutto si sistema non appena l’utente si rende conto di essere effettivamente inferiore, mettendosi il cuore in pace. È comunque in funzione un call-center di assistenza psichiatrica, consultabile solo attraverso iPad 2. Dai test sperimentali emerge questa conversazione tipo: "Buongiorno sono Deborah, in che cosa posso aiutarla? Pronto? Mi sente? No, non tocchi il Bloom… Ma che fa? Lasci stare il Fif, per carità… Pronto? Guardi lo schermo, per cortesia… No, quello è il retro, signore, giri il suo iPad… Mi sta ascoltando? La prego, smetta di brancicare istericamente sulle applicazioni… No! Si fermi! Non lanci la tavoletta contro il muro! La funzione Thud non è ancora in dotazione! Signore! Signore, mi sente? Pronto?". Applicazioni. Di serie: la doppia fotocamera per fotografare te stesso mentre fotografi chi ti sta fotografando, lo speciale navigatore pedonale che ti fa camminare solo sui meridiani e i paralleli, la possibilità di trasformare iPad 2 nel cartello "torno subito" da appendere al pomello della porta. Ma sono molte migliaia le applicazioni aggiuntive che vanno a ruba tra gli utenti di iPad. Si va dal segnale orario in torinese al confessionale elettronico, con il prete che ti assolve se passi a Tim, alla connessione fissa con le aste di arazzi del Seicento di tutto il mondo, all’archivio delle analisi del sangue di tutti i cani e i gatti d’Europa, al manuale per la manutenzione delle targhe automobilistiche rovinate dall’usura, più altre infinite occasioni di contatto umano, socializzazione, cultura. Marketing. Gli utenti tipici di iPad si dividono in due tipologie precise: il professionista quarantenne urbano abbiente e il bambino di sette anni. Nei test attitudinali rispondono nello stesso identico modo, tanto che gli esperti di marketing di tutto il mondo hanno ormai parificato le due categorie, allestendo campagne promozionali unificate. Lo slogan è "Bello iPad! Tanto bello! Compra! Compra subito!". È stato giudicato un po’ troppo elementare dal bambino di sette anni, ma accolto con entusiasmo dal professionista quarantenne urbano. Smaltimento. Che fare di iPad 1, dopo l’uscita di iPad 2? La tavoletta non è facile da smaltire: i rifiuti elettronici sono così inquinanti che i gabbiani, quando ne ingoiano uno in una discarica, per tutta la vita fanno inversione a U alla prima rotonda. Alla domanda "come riciclare un apparecchio obsoleto, grosso come una piastrella?", Steve Jobs ha dato una risposta all’altezza della sua fama di guru: "La domanda contiene già la sua risposta. È grande come una piastrella? Non mi dite che non avete un bagno o una cucina da piastrellare". 

LA STAMPA del 10 febbraio 2011 

POSTED ON August 6  - POSTED IN News
Anche gli italiani scoprono i vantaggi di scambiarsi le abitazioni: vacanze da sogno, ma low cost
 
Se al vostro arrivo la casa non vi sembra all’altezza delle vostre aspettative evitate le recriminazioni: un po’ di tolleranza è le regola base di ogni perfetto «scambista».
 
Un modesto bilocale nella prima periferia di Milano, vista tangenziale, in cambio di una villa extralusso con tanto di piscina e governante nel cuore dell’Australia. Un piccolo casolare nell’Oltrepo pavese invece può valere un week-end a Valencia, Barcellona, Oslo, Parigi, ma anche un paio di settimane in California. Per dieci giorni alle Hawaii invece può bastare una villettina a schiera nella provincia bolognese.
 
Io do una casa a te, e tu dai una casa a me: eccolo il baratto globalizzato delle vacanze a costo zero. A patto di trovare il coraggio di lasciare il proprio amato tetto in mano altrui, di non essere troppo schizzinosi nel sapere che qualcuno dormirà nel tuo letto e di non fare scenate isteriche se nella cucina dell’abitazione scelta manca il forno a microonde o se in bagno non c’è il bidet.
 
Un po’ per merito della crisi e un po’ per il desiderio di viaggiare in un modo diverso, meno turistico e più immerso nelle realtà che si vanno a visitare, anche in Italia sta esplodendo la passione per lo scambio di casa. «Quest’anno gli italiani hanno fatto circa 8 mila scambi, e i nostri soci stanno aumentando di mese in mese: attualmente sono più di 1600», spiega Cristina Pagetti, responsabile di www.scambiocasa.com, divisione italiana di Home Exchange, la maggior associazione mondiale con i suoi quasi 40mila iscritti. «Gli Stati Uniti rimangono la meta preferita insieme alle maggiori capitali europee, mentre ultimamente sta tirando tantissimo l’Australia. Noi italiani siamo comunque fortunati poiché la nostra nazione è la più richiesta dagli stranieri, quindi è facilissimo fare "buoni affari": in cambio di case assolutamente normali si può davvero passare le vacanze in ville e in luoghi da sogno».
 
La coppia di pensionati che ha tempo ma non tanti soldi, la famiglia numerosa che non vuol rinunciare a un bel soggiorno, il single che non sopporta la vita da hotel o l’artista che deve vivere per qualche giorno all’estero: non esiste lo «scambista» standard. L’iter è semplice: dal sito ci si iscrive all’associazione versando una quota di 84 euro all’anno, si realizza un profilo dettagliato della casa e in un attimo si è inseriti nel catalogo virtuale.
 
Con un sano principio di buon senso turistico: fai al tuo ospite quello che vorresti che lui facesse a te.
 
IL GALATEO
1. Gli oggetti fragili
Meglio riporli in una stanza chiusa o in un armadio per evitare spiacevoli sorprese.
2. In bagno
Lasciare saponette nuove, confezioni di shampoo, bagno schiuma e asciugamani puliti è una gentilezza molto apprezzata.
3. Bambini
Se sapete che la famiglia ospite ne ha, fate trovare qualche giocattolo per i piccoli.
4. La cortesia
Se gli ospiti arrivano di sera, lasciate una bottiglia di latte in frigo, con pane e caffè per la prima colazione.
5. Le istruzioni
Devono essere dettagliate e scritte chiaramente su un foglio di carta: dall’uso della caldaia all’eventuale impianto di irrigazione in giardino.
6. Numeri utili
Lasciate un elenco dei telefoni per le emergenze, dall’idraulico al Pronto soccorso.
7. Le pulizie
Ci si accorda in anticipo, ma prima di andare via è buona norma lasciare la casa in ordine e pulita.
8. Gli animali
Se ve ne sono, il proprietario della casa può chiedere di assisterli durante la sua assenza.
9. Ringraziamenti
Al termine del soggiorno è bene lasciare due righe di saluto e apprezzamento ai padroni di casa.
10. Accontentarsi
Se al vostro arrivo la casa non vi sembra all’altezza delle vostre aspettative evitate le recriminazioni: un po’ di tolleranza è le regola base di ogni perfetto «scambista». 

L’ESPRESSO del 11 febbraio 2011 

POSTED ON August 6  - POSTED IN News

E ora, un bel dazio comunale


Il federalismo costruito con una cascata di imposte locali apre la strada alla fantasia degli amministratori. Si prevedono tariffe doganali tra Lecco e Treviglio e una tassa sbrisolona per la tutela della lingua cimbra

Quando il federalismo fiscale, dopo un agile iter di legge durato diciannove anni, sarà finalmente in vigore, anche i Comuni potranno finalmente imporre nuove imposte. Vediamo le principali.

Imu Qual è la differenza tra l’Ici, che era appena stata abolita, e l’Imu? Lo ha spiegato, con la consueta chiarezza, il ministro Tremonti: "L’Ici era una tassa comunale sulla casa, l’Imu invece è un’imposta comunale sulla casa". L’Imu (acronimo di Ici Mutata) servirà ai sindaci per pagarsi il viaggio a Roma, dove mettersi in coda con la mano tesa davanti al ministero delle Finanze per chiedere soldi per gli stipendi dei dipendenti comunali.

Tassa di soggiorno Perché tassare solo le abitazioni, e non anche gli abitanti? Entra in vigore una nuova tassa di soggiorno. Per garantirne l’equità, sarà proporzionale all’ingombro di ogni cittadino, che deve consegnare al geometra comunale una planigrafia dettagliata del proprio corpo, con numero di scarpe, giro-vita, peso e altezza. Su suggerimento del presidente del Consiglio, le tette saranno considerate superficie accessoria.

Tassa sui rifiuti È stato approvato un emendamento dell’onorevole Bragagnon (Lega Nord) secondo il quale non è corretto che la tassa sui rifiuti venga pagata in blocco nel solo Comune di residenza, sottraendo risorse ad altri Comuni che quei rifiuti hanno contribuito a produrre. Per dimostrare la validità della sua tesi, Bragagnon ha rovesciato sul tavolo della commissione Finanze il suo sacchetto della pattumiera, contenente croste di fontina valdostana, gusci di vongole adriatiche, un femore intero di chianina, torsoli di mela del Trentino e due preservativi cinesi. D’ora in poi ogni famiglia dovrà radunare i rifiuti a seconda della provenienza, pesarli, compilare l’apposito modulo ("Autocertificazione dei rifiuti federali") pagando in proporzione a ciascuna località d’origine una quota dell’imposta oppure, a scelta, riportando ogni rifiuto nel cassonetto della città di provenienza. 

Dazio La grande quantità di pese pubbliche inutilizzate ha dato l’idea al senatore Bragagnin (Lega Nord) di reintrodurre il dazio comunale, provinciale e regionale, fonte preziosa di sostentamento per gli enti locali. In una prova simulata, trasportare un furgone di legna da ardere da Verona a Mantova consente di effettuare ben sedici soste in altrettante pese pubbliche, pagando altrettanti modesti dazi a un doganiere in costume tradizionale (giustacuore, cappello piumato, spadino e fiasca di vino alla cintura). Bragagnin ha chiesto e ottenuto che ogni pesa pubblica, insieme al bigliettino recante il peso del carico, dia in omaggio un simpatico cartiglio con un proverbio dialettale. 

Tassa Sbrisolona È un’iniziativa del deputato leghista Bragagnel, molto popolare alla Camera per i suoi pittoreschi interventi in difesa della minoranza cimbra, effettuati con l’elmo cornuto e bevendo sorsate di grappa da un otre di stomaco di capra. La comunità cimbra è composta dallo stesso Bragagnel e dal cognato. Si tratta di limare da ciascuna delle trentadue imposte locali qualche centesimo, metterli tutti insieme e formare una unica torta fiscale, destinandola alla salvaguardia della lingua cimbra. Secondo gli studiosi il cimbro va tutelato perché è l’unica lingua al mondo che consta di una sola parola (Uga!), che assume significati diversi a seconda del tono e del volume.

Correttivi Le strumentali proteste dell’opposizione per il preoccupante aumento delle imposte federali sono state facilmente disinnescate dal vicepresidente della commissione Finanze, il leghista Bragagnol, che ha osservato come la saggezza popolare già possieda lo strumento opportuno per fare fronte alla nuova situazione: l’evasione fiscale. "Va regolamentata", ha però ammesso Bragagnol, "perché non è giusto che chi evade di meno, danneggiando la collettività, possa farla franca".

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