L’ESPRESSO del 15 aprile 2011
L’ESPRESSO del 8 aprile 2011
LA STAMPA del 10 febbraio 2011
L’ESPRESSO del 4 marzo 2001
Per allietare i migranti nel Mediterraneo, il nostro premier propone di dotare le loro navi di un pianoforte con il quale intonare i celebri brani di Trenet. Ma l’Onu interviene: "Non si può infliggere anche questa tortura"(04 marzo 2011) Panico in tutto il Maghreb alla notizia che l’Occidente intende occuparsi attivamente del futuro dei popoli arabi. Nel corso degli ultimi secoli lo ha fatto invadendo Africa e Asia, vendendo armi a sceicchi debosciati e dittatori pazzi, disegnando i confini degli Stati con il lapis e il righello. Pare che alcuni degli attuali Stati arabi siano frutto di una gomitata che ha accidentalmente urtato il tracciatore. In seguito al trattato di Casablanca i governi europei si sono impegnati a non tracciare mai più confini con il lapis, promettendo di usare il pennarello. Ma vediamo gli scenari futuri.
L’ESPRESSO del 11 marzo 2011
L’ESPRESSO del 11 giugno 2010
Povero Saviano tra Fede e Califano
Marco Borriello
Dopo il calciatore Borriello, anche la cantante di pianobar Priscilla e il ventriloquo Jack Tabarini insieme al suo pupazzo Sbrendolo hanno criticato pubblicamente Roberto Saviano. Le accuse sono le più varie e fioccano ormai da tutta Italia. La principale è di avere tradito la fiducia del pubblico rimanendo ostinatamente in vita nonostante l’implicita promessa di morire eroicamente.
"Questo discusso atteggiamento dello scrittore della Bassa Italia", spiega su "Libero" il columnist Gino Mica, "non può mica essere di esempio ai nostri giovani, che chiedono coerenza e mica chiacchiere. Se uno non ha mica le balle di ferro, allora mica deve mettersi in mezzo a dire e a fare che lui qui e lui là. E il popolo queste cose mica le manda a dire". Seppure malvisto da molti lettori per i suoi eccessi di intellettualismo, Mica è considerato il più autorevole commentatore di area leghista. Ma vediamo di aggiornare l’elenco degli attacchi a Saviano.
Califano Il popolare Califfo, pur manifestando una certa simpatia per chi dedica tanta attenzione alla malavita, ha espresso una affettuosa critica a Saviano: "Parlare male di Napoli è troppo facile. Perché non ha parlato male della Norvegia? Non lo fa nessuno, sarebbe stato più originale".
Un passante Intervistato da "Studio Aperto" nella rubrica di approfondimento "Venti secondi", un passante di Tivoli che stava uscendo da una tabaccheria ha dichiarato: "Non saprei, quale libro?
Non conosco Sogliano, scusi ma la telecamera è accesa?". La cartomante e psicologa di "Chi" Tatiana Maroscia, presente in studio, ha commentato che la popolarità di Saviano è in evidente calo.
Un altro passante Intervistato dal Tg5 nella rubrica di approfondimento "Trenta secondi, in casi eccezionali addirittura quaranta", un passante di Tivoli che stava entrando in una tabaccheria ha risposto: "Ma l’ho già detto ieri alla sua collega, non so di che cosa parlate, chi è questo Taviano?". Il conduttore in studio ha sottolineato l’impressionante aumento delle opinioni contrarie a Saviano tra gli italiani.
Sempre un passante Intervistato dal Tg4 nella rubrica di approfondimento "Fede spiega Fede", un passante di Como che fumava davanti a una tabaccheria ha dichiarato: "Ma allora è una persecuzione! Ieri ero a Tivoli, oggi sono qui a trovare dei parenti, possibile che dovete chiedere sempre a me chi è questo Mariano?". Emilio Fede, appena riavuta la linea, ha dichiarato chiuso il caso Saviano: "Non lo conosce nessuno. Se ne è parlato anche troppo".
Gli astri L’astrologo Gianni Masulich, rispondendo a un’ascoltatrice radiofonica che gli chiedeva l’oroscopo di Paola e Chiara, ha risposto che Paola e Chiara, secondo gli astri, avranno un mese di giugno fortunato, qualche piccolo guaio sentimentale e svilupperanno una forte antipatia personale per Roberto Saviano, i suoi libri e i suoi lettori.
Roberto Salviano È lo pseudonimo scelto da un giovane scrittore di Pozzuoli, autore del recentissimo caso editoriale "Go! Morra", un romanzo sulla camorra uscito il mese scorso, praticamente identico a "Gomorra" salvo che per un dettaglio: tutte le storie sono ambientate a Pozzuoli. Salviano accusa Saviano di averlo copiato di sana pianta.
Fausto Rattini Tartini Con un articolo sul "manifesto" l’anziano e indomito critico (espulso dal Gruppo 63, pur essendone fondatore, a causa dei suoi feroci attacchi al documento costitutivo, da lui scritto) attacca Saviano per avere confuso testo e paratesto, in un contesto influenzato dal pretesto. L’accusa, considerata gravissima, ha prodotto una feroce disputa tra i lettori del quotidiano comunista, i redattori, i direttori in carica e gli ex direttori. L’intero carteggio sarà raccolto in un numero speciale del "manifesto" che andrà in edicola al prezzo politico di 2 mila euro
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L’ESPRESSO del 18 marzo 2011
L’ESPRESSO del 24 marzo 2011
Decima Mas. Il ministro della Difesa La Russa avrebbe un asso nella manica: la ricostituzione della gloriosa Decima Mas. L’ultimo reduce, l’ammiraglio Valoroso Valorosi, che a novantasei anni è ancora in grado di attraversare in apnea il Tevere anche se nessuno glielo ha mai chiesto, è alla ricerca di giovani volontari che non hanno nulla da perdere. Sta esaminando i curricola dei ricercatori universitari italiani.