David Letterman riflette sui 33 anni del suo “Late Show” di Dave Itzkoff
In a single bound, David Letterman seemed to leap the full length of the stage at the Ed Sullivan Theater, racing from backstage as if he’d been thrust forward by the fanfare played by his longtime bandleader, Paul Shaffer, and his CBS Orchestra, and by the rumble of his announcer, Alan Kalter, bellowing his name — “Daaaaay-vid Leh-terrrr-maaaaaaaan!”
It was a routine Mr. Letterman, 68, has performed countless times but will repeat no more after May 20, when he will preside over his last episode of “Late Show,” the CBS franchise he established and has hosted since 1993. Like the veteran slugger who comes to the ballpark for batting practice, he was here on this April afternoon partly to warm up his swing on a few easy pitches, but mostly to put on a show.
No home viewers were watching as he twirled his microphone around like a Wild West lasso, walked it across the floor like a dog and leaned on an expensive broadcast camera. This was a pretaping ritual Mr. Letterman was doing only for the few hundred audience members in the theater. Or maybe he was doing it only for himself.
“La crisi è finita e altri racconti fantastici” a cura di Alessandro Bonino e Stefano Andreoli (Ed.Rizzoli)
Ormai vero e proprio cult, il pluripremiato blog Spinoza.it è il contro-notiziario satirico che da anni genera, seleziona e dispensa le migliori battute della rete, rivaleggiando in popolarità persino con quello di Beppe Grillo. Frutto di un cervello collettivo di migliaia di autori, questo libro – come sempre serissimo, filosofico, addirittura metafisico – ci offre una panoramica dei fatti italiani e internazionali presenti, passati e (chissà) futuri, condensati in 2500 perfide ed esilaranti battute in gran parte inedite. Dalla caduta del governo Monti all’autolesionismo del Pd, dallo spread alle sentenze a orologeria, dall’antipolitica al neosecessionismo: che siano eventi epocali o spigolature da ultima pagina, non c’è nulla che sfugga alle maglie della satira spinoziana, che macina e stravolge fatti e personaggi mettendoli a nudo sotto le spernacchianti forche caudine della risata. Per restituirli in una prospettiva completamente diversa: un viatico indispensabile per capire dove siamo finiti. Perché la realtà non è come ce la raccontano: è molto, molto peggiore.
In anteprima: “Splendido visto da qui” di Walter Fontana (Ed.Giunti)
E’ un romanzo, si intitola Splendido Visto Da Qui.
Parla di futuro, di paura del futuro, e di gente che ci si trova in mezzo.
Per coerenza, anche lapubblicazione è situata nel futuro: il libro uscirà la prima settimana di giugno.
Entrevista de Núria Escur a Michele Serra
Maggio 2014: un Salone del libro ricco di novità
Anche quest’anno torna l’appuntamento, al padiglione 5 del Salone Internazionale del Libro di Torino, con il Bookstock Village, spazio dedicato al pubblico di età compresa tra gli 0 ed i 20 anni. Il tema del Salone di quest’anno è il Bene, dunque il Bookstock Village ha cercato di concentrarsi su tale argomento, in particolare con due proposte: “Europa 16 anni” di Andrea Bajani e “Bene Male Mah” di Eros Miari. Infatti, “Europa 16 anni” cerca di affrontare il tema del Bene in rapporto alla realtà europea, mentre “Bene Male Mah” ne parla con l’innocenza di un bambino.
Vi sono poi gli 8 laboratori, che coprono una gamma vastissima di argomenti e che si possono definire il punto focale del Bookstock Village:
1. DigiLab, dotato di tablet, che dà la possibilità al pubblico di scoprire le nuove frontiere dell’editoria non cartacea
2. Holden, il laboratorio di scrittura curato, appunto, dalla Scuola Holden
3. Laboratorio d’Arte, curato dal Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli
4. OpLab, acronimo di Osservatorio Permanente sui Libri Accessibili per Bambini, a cura dell’Area Onlus. Esso propone libri accessibili, che utilizzano metodi di narrazione alternativi e parla della diversità in modo schietto e obiettivo
5. Laboratorio di Scienza, dove si trova la mascotte del Museo Regionale di Scienze Naturali, Dino, uno scheletro di dinosauro di 16 metri di lunghezza. Il laboratorio aiuta ad esplorare gli ambienti della Terra e dello spazio.
6. Nati per Leggere, dedicato alla fascia dagli 0 ai 6 anni di età
7. MultiLab, che affronta i temi più vari, dall’accoglienza ai migranti alla convivenza tra uomini e animali selvatici
8. Autori, una selezione delle proposte degli editori presenti al Salone, con temi che dovrebbero stimolare la riflessione
Oltre alla tecnologia, un altro tema “nuovo” affrontato quest’anno al Bookstock Village è quello del fumetto e della graphic novel, approfondito attraverso il laboratorio “Mumble Mumble”. Inoltre, il Panel Grandi Maestri omaggia quest’anno Mario Lodi, che tentò e riuscì a riformare il sistema educativo italiano del dopoguerra (mancato due settimane fa), e Roberto Denti, fondatore della prima libreria per ragazzi in Italia (ad un anno dalla scomparsa).
Torna, nel suo quinto anno di attività, anche il Bookblog, redazione giornalistica comprendente ragazzi dai 12 ai 18 anni di età, che racconta sia il Salone in tempo reale, sia il Salone Off, che consiste in appuntamenti esterni alla manifestazione con gli scrittori che saranno ospiti del Salone stesso. Inoltre, esso segue altre manifestazioni letterarie italiane, quali “Portici di carta” (Torino), il “Festival della rivista Internazionale” (Ferrara), “Pordenone Legge” (Pordenone) ed il “Dedica Festival” (sempre a Pordenone). Il Bookblog collabora, inoltre, con “Europa 16 anni” di Andrea Bajani, il progetto “Adotta uno scrittore” e “Microfonando”, gestito da Valeria Dinamo (Radio Grp) e Francesca Bacinotti (Radio 101).
Il Salone del Libro è anche momento conclusivo di iniziative e concorsi, tra i quali i Comix Games, il Concorso “Nati per Leggere” (premiazione) e “Potere alla parola”, organizzato dal comitato torinese “Se non ora quando?”, per cui gli studenti del Centro Sperimentale di Cinematografia hanno realizzato uno spot, che sarà proiettato durante l’incontro.
Insomma, un programma ricco di eventi e variegato quello di quest’anno, che attraversa tutti i temi, le culture, i generi e le età.
Gli Sdraiati
Il Manifesto culturale moderno dei genitori che devono sopravvivere o subire passivamente l’adolescenza dei propri figli, gli sdraiati appunto. Una presa di coscienza spietata ed ironica allo stesso tempo, circa la supremazia dei figli rispetto al ruolo presunto del Pater familias che non vuole certo dar luogo ad una indagine pedagogica. Ma soprattutto a cosa abbia portato l’evoluzione della figura paterna sempre più incapace di imporsi con autorità e che alla tenzone tipica generazionale preferisce la pigrizia di una amorevole attesa in un bar aspettando che comunque passi la “nottata”.
Lunedì 7 aprile alle 18, Michele Serra presenterà “Gli sdraiati” a Napoli.
Con lui, Diego De Silva.
Vi aspettiamo!
Libreria Feltrinelli Via S.Caterina a Chiaia, 23 Napoli